Un’eccellenza lucchese fra le storie di donne imprenditrici dell’ultimo libro di Luciano Attolico

Nicoletta Del Carlo di Nt Food parla delll’adesione al modello di Lean Lifestyle Company
La presenza femminile ai vertici delle imprese è un ottimo affare. Nel 2019 l’Ilo (International Labour Organization) ha interpellato 13mila imprese: tra quelle che hanno garantito la diversità di genere nei ruoli manageriali, tre su quattro hanno riportato un aumento dei profitti tra il 5 e il 20%, la maggior parte delle quali addirittura tra il 10 e il 15%.
E ci sono tante donne dietro le quinte di quelle aziende che brillano per performance, efficienza dei processi e benessere dei collaboratori. A raccontare alcune delle loro storie è Strategia Lean lifestyle, l’ultimo libro (edito da Hoepli) di Luciano Attolico. Storie di donne imprenditrici o manager che stanno applicando un metodo strutturato per generare risultati aziendali e personali, senza stress e con un’alta qualità di vita.
Tra queste la lucchese Nicoletta Del Carlo, l’adesione al modello di Lean Lifestyle Company ha rappresentato un “cambiamento totale” nel proprio modo di fare impresa. Insieme alla sorella Giovanna, l’imprenditrice è alla guida dal 1989 di Nt Food, punto di riferimento in Italia per gli alimenti senza glutine e lattosio. Nata come piccolo forno a legna ad Altopascio, in provincia di Lucca, l’impresa oggi conta più di 130 dipendenti e ha avviato l’iter per la costruzione del suo quarto stabilimento produttivo. Per anni le decisioni strategiche erano state appannaggio delle due fondatrici, rispettivamente Ceo e Cfo. “Il successo è arrivato molte volte grazie a sensazioni di pancia, decisioni istintive, visioni personali messe a terra con processi unidirezionali”, spiega Del Carlo. Poi, nel 2009, il processo di condivisione degli obiettivi e delle responsabilità con tutta la popolazione aziendale, supportato dalla metodologia lean. Un cambiamento che da un lato ha fatto sì che le persone salissero a bordo per dare il loro contributo creativo, dall’altro lato ha permesso alla proprietà di concentrarsi sulla revisione periodica dei progetti di miglioramento. “Per la prima volta, dopo 30 anni, ho rialzato la testa e ho potuto focalizzarmi su ciò che fa davvero la differenza per me e per l’azienda, avviando un processo di crescita dell’organizzazione e delle persone che lavorano con me”, continua Del Carlo. Ne sono la prova gli ottimi risultati conseguiti anche nel 2020, l’anno della pandemia.
Spiega Luciano Attolico: “Fermiamoci a riflettere: il modo in cui prevalentemente lavoriamo, che ormai sta diventando anche il modo in cui conduciamo gran parte della nostra vita, non ci mette in condizioni di capire in quale misura stiamo producendo risultati, per noi stessi e le nostre aziende. Stiamo decisamente perdendo di vista la capacità di commisurare attività svolte e impatti ottenuti. Passiamo, senza accorgercene, ore ed ore a guardare e-mail, il web, oppure in discussioni e incontri senza fine, per poi ridurci a prendere decisioni importantissime in pochi minuti, addirittura a rimandarle al giorno dopo, perché ormai esausti, lamentandoci puntualmente di avere avuto poco tempo a disposizione per fare il lavoro ‘vero’. Distribuiamo superficialmente il nostro tempo con scarsa consapevolezza del fatto che il tempo consumato per qualsiasi attività non ritorna più in nostro possesso. È andato via per sempre. Inesorabilmente. Le storie raccontate nel libro hanno avuto quindi un punto di inizio: un processo di individuazione di quelle poche, ma importanti, attività che creano valore e che conducono verso l’eccellenza, personale e professionale. Di conseguenza queste donne hanno saputo eliminare o ridurre tutte quelle attività che non generavano valore e hanno saputo così guadagnare tempo per svolgere ciò che dava più risultati e al contempo benessere. Non si tratta di fare tutto nel tempo a nostra disposizione, ma nel fare solo le cose giuste, nel migliore dei modi, tralasciando il resto”.