Morì in carcere a Grasse 12 anni fa: un ex detenuto contatta la famiglia di Daniele Franceschi: “Voglio collaborare con gli inquirenti”

Il legale Aldo Lasagna: “Potrebbe riaprirsi il caso”
Ricorre oggi, 25 agosto, il dodicesimo anniversario della morte di Daniele Franceschi, deceduto improvvisamente nel carcere di Grasse, per la cui morte fu condannato un medico francese.
“Nel giorno della ricorrenza – fa sapere l’avvocato Aldo Lasagna – i familiari sono stati contattati da un cittadino versiliese,che fu detenuto alcuni anni prima nello stesso carcere dove il giovane carpentiere viareggino morì e che si è dichiarato disponibile a raccontare taluni episodi cruenti avvenuti nello stesso istituto penitenziario e tali da mettere in dubbio la versione ufficiale delle autorità francesi in questi lunghi anni”.
Al riguardo l’ ex-detenuto ha avuto un incontro con il legale storico del caso, confermando la volontà di collaborare pure con le autorità inquirenti ove venisse richiesto.
“Siamo pronti per la richiesta di rogatoria – fa sapere alla nostra redazione l’avvocato Lasagna – con le autorità francesi. A seconda degli esiti delle dichiarazioni rese potrebbero esserci gli estremi per una riapertura del caso”
Alla madre di Franceschi, Cira Antignano, non sono mai stati restituiti gli organi interni del figlio e per questo ha combattuto per anni una complessa e dolorosa battaglia giudiziaria