Ciclismo, domani il Gp Liberazione. A Montagner e Sgherri le gare juniores e allievi

Undici i team stranieri per la corsa elite under 23, il ‘mondiale di primavera’. Concorrenza agguerrita all’Uae nelle donne elite
È iniziata stamattina (24 aprile) alle Terme di Caracalla la due giorni di gare del 76esimo Gran Premio Liberazione.
La prima giornata della storica manifestazione ciclistica capitolina, sotto gli occhi del campione australiano Simone Clarke ospite d’eccezione al Bike Village, ha visto il trionfo nella categoria juniores internazionale 1.1 MJ del friulano Andrea Montagner del team Borgo Molino, che ha conquistato in fuga l’ambita maglia azzurra. Il primo titolo a squadre juniores della competizione va alla trevigiana Borgo Molino, che si è aggiudicata il trofeo intitolato a Dario Acquaroli, il due volte campione del mondo di mountain bike scomparso prematuramente lo scorso 9 aprile. Tra i più giovani Giacomo Sgherri ha vinto la gara Allievi. Sale l’attesa per le due gare clou di domani: il Gran Premio Liberazione, con l’edizione numero 76 della classica internazionale del ciclismo giovanile, e la Donne Elite 1.2.
Le gare di domani
Al mattino (inizio alle 9) sarà il turno della gara femminile su una distanza di 96 chilometri (16 giri) con 80 atlete e 12 squadre. Una formazione sarà peraltro una mista Zhiraf + Pro Cycling. Le società straniere sono 3 (Uea Development, Loughborough e nazionale ucraina) ma le nazionalità delle atlete sono oltre una decina: tra le big occhi puntati sul vivaio Uae, che a inizio marzo si è aggiudicato la cronosquadre del trofeo Ponente in Rosa: metà di quel sestetto (Anastasia Carbonari, Francesca Pellegrini e Linda Zanetti) sarà a Caracalla. La Isolmant Premac Vittoria potrà contare su diverse stradiste-crossiste, tra cui la campionessa italiana ciclocross Under 23 Asia Zontone. Come un’ottima crossista è Francesca Baroni, che con la Aromitalia Basso Vaiano sarà una delle compagne di Rasa Leleivyte. Tra le squadre blasonate figura inoltre la Bepink, con la stradista-pistard Silvia Zanardi e la campionessa di Slovacchia Nora Jencusova.
Infine, alle 13m30, l’evento clou: il 76esima Gran Premio Liberazione, la corsa degli Under 23. In una sorta di chiusura del cerchio con la gara Juniores, anche qui saranno 173 corridori di 35 squadre, che gareggeranno sulla distanza di 138 chilometri (23 giri). In pieno stile “mondiale di primavera” i team stranieri saranno 11 (Monaco, Restaurant Suri Carl Ras, Astana Development, Sofer Savini Due, Adria Mobil, la già citata Saris Rouvy Sauerland, Bialini, Zappi, Monex, la nazionale slovena e quella svizzera di Michael Albasini) con quasi trenta paesi rappresentati dagli atleti. Ci sarà uno squadrone per la categoria come la Green Project Bardiani Csf Faizanè: quest’anno la formazione emiliana punterà su altri nomi forti, come Alessio Martinelli e Alessandro Pinarello. Vedremo una Biesse Carrera a due punte con Giacomo Villa e Anders Foldager. Analogamente la Colpack Ballan Csb, con Davide Persico e Francesco Della Lunga. Attesissimo poi Alberto Bruttomesso col suo Team Friuli. Non ci sarà invece Carlo Francesco Favretto della General Store a causa di un infortunio patito pochi giorni fa. E sarà interessante osservare la prestazione di Mirko Bozzola, trionfatore junior dello scorso anno, in una Zalf Euromobil Fior che schiera oltretutto un Davide De Pretto reduce dal gran bronzo alla Liegi Under 23. Tra gli altri team italiani figurano anche Gallina Ecotek Lucchini e Technipes #InEmiliaRomagna, Trevigiani e Mastromarco Sensi Nibali, Rime Sias e Hopplà Firenze Petroli. A proposito di vivai di prestigio, nell’Astana figurano Davide Toneatti e i gemelli Aleksandr e Nicolas Vinokourov.