Futuro di Rsa e centri diurni, i dubbi di Impegno Civico per Lucca

Il gruppo: “Per le residenze sanitarie va fatta una nuova concessione o bisogna ritornare all’appalto? Con quali soldi? Per quanti anni?”
Futuro delle Rsa comunali e dei centri diurni, interviene Impegno Civico per Lucca dopo la delibera di giunta che prevede la formazione di un gruppo di lavoro che – attraverso una consultazione di mercato – acquisirà le proposte da parte degli operatori economici di settore ovvero le cooperative sociali, allo scopo di superare le criticità strutturali.
“In questi mesi – dice Impegno Civico – sull’argomento ne abbiamo sentite tante: l’idea di realizzare una struttura nuova ecologica prima dentro città poi opzione Campo di Marte, ma ad oggi nulla di concreto. Ci chiediamo – e di conseguenza vi giriamo alcune domande: va fatta una nuova concessione o bisogna ritornare all’appalto? Con quali soldi? Per quanti anni? Nella delibera si afferma di voler salvaguardare i lavoratori delle Rsa, come intendete farlo? Con un’ennesima promessa per poi fare ancora tagli ? Ci sono dei parametri regionali da rispettare: come intendete procedere perché ci pare che le idee sul da farsi non siano molto chiare? Sarà possibile conoscere i nomi dei componenti del gruppo di lavoro sulle Rsa? Attualmente i servizi sono gestiti dalla Cooperativa Proges, ed è in corso una proroga fino a fine novembre 2024 , finita quella proroga intendete fare un ennesima proroga?”.
“Sempre sul fronte del sociale, nonostante l’articolo sul conto affitto scritto dal sindaco e sullo stanziamento di un ulteriore risorsa dalle casse comunali di 300 mila euro – conclude la nota – ci auguriamo che i soldi tolti sul fondo sociale siano perlomeno pari a quelli rimessi e rimanendo con gli stessi requisiti. È stato tolto il reddito di cittadinanza, che consentiva un minimo di sopravvivenza alle persone con difficoltà economiche e viene reintrodotto il reddito d’inclusione solo per pochi e la metà dei soldi. Ci auguriamo che non vengano abbandonati a se stessi e che i più deboli abbiano ciò di cui hanno bisogno. Attendiamo fiduciosi le risposte ai quesiti posti”.