Al Parlamento Europeo di Bruxelles una delegazione della Giovane Italia
ono volati a Bruxelles in 15 tra ragazze e ragazzi (c’era anche il consigliere comunale e provinciale capannorese Daniele Lazzereschi), dalla Versilia e dalla Lucchesia. La delegazione della Giovane Italia (il movimento giovanile di Forza Italia) ha incontrato nella sede belga del Parlamento Europeo l’onorevole Paolo Bartolozzi – europarlamentare toscano – e il funzionario europeo Alfredo Alagna. Per Rodolfo Salemi, coordinatore della Giovane Italia (Gi), si è trattata di un’occasione di crescita unica per i giovani esponenti di Forza Italia. “E’ raro – ha dichiarato Salemi – poter intervenire in sedi simili, essere al Parlamento europeo e poter porre al centro del confronto questioni d’interesse locale ed internazionale, dalla direttiva Bolkestein al caso dei Marò. E’ stato importante per noi e per ciò che intendiamo rappresentare”.
Sul caso che coinvolge i due fucilieri del Battaglione San Marco – sul quale da mesi la Giovane Italia si batte in tutte le istituzioni locali – l’onorevole Bartolozzi ha ricordato come “dopo l’intervento dell’Europa, avvenuto per voce di Catherine Ashton, si sia esclusa l’accusa di terrorismo. Un passo in avanti prezioso che però non distoglie l’attenzione dalle tempistiche che, a distanza di due anni, non sono state sufficienti a formulare un capo d’imputazione nei confronti dei nostri soldati. La vicenda – ha osservato l’europarlamentare azzurro – ha purtroppo assunto un livello mediatico importante anche in India, per questo sono portato a credere che all’indomani delle loro elezioni politiche potremo finalmente assistere ad una svolta definitiva”.
Sulla direttiva Bolkestein che da anni tormenta migliaia di balneari versiliesi, l’europarlamentare toscano, dopo aver illustrato ai giovani azzurri le tappe del lungo percorso sulle concessioni demaniali, ha evidenziato come l’Europa stia aspettando l’Italia: “La direttiva fu presentata nel 2004 dalla Commissione europea presieduta da Romano Prodi: è quindi evidente quali siano le intenzioni di una determinata parte politica. Tuttavia l’Europa conosce ormai la peculiarità italiana ed è per questo in attesa di una proposta che deve partire dal nostro governo. Una proposta che, ad oggi, non è ancora stata formulata”.