
Lutto nel mondo della sinistra lucchese. E’ scomparso improvvisamente all’età di 63 anni nella mattinata di oggi (23 aprile) il segretario della federazione lucchese di Rifondazione Comunista, Francesco Giuntoli, membro anche del comitato politico nazionale. Giuntoli, maestro elementare, di Ponte a Moriano, aveva pochi mesi fa superato alcuni problemi cardiaci, ma era ritornato a fare attività politica e si apprestava alla prossima campagna elettorale per amministrative ed europee. La salma sarà composta domani (24 aprile) nella camera ardente dell’obitorio del Campo di Marte e venerdì pomeriggio, alle 14,45 sarà trasferita alla sede della Croce Verde di Lucca, dove alle 15,30 si svolgerà una breve cerimonia civile.
Fra i primi a ricordarlo il circolo di Barga di Rifondazione Comunista: “Il circolo di Barga del Partito della Rifondazione Comunista – si legge in una nota – esprime il proprio dolore per l’improvvisa perdita del compagno Francesco Giuntoli, segretario provinciale del partito. Figura di straordinaria levatura intellettuale e politica, profondo conoscitore della storia del movimento operaio e socialista, Francesco, con la sua altèra ed energica presenza, era per noi guida e modello, consigliere lucido ed accorto ma con la stessa veemenza e la curiosità di un giovane idealista. Le sue relazioni congressuali, i suoi interventi pubblici, ogni volta che esprimeva la propria opinione di comunista e il proprio ruolo di segretario, Francesco non mancava mai di regalarci una vera e propria lezione storica e politica sul come e sul perché il mondo avesse imboccato l’immutato corso di violenza e sfruttamento che ancora interroga il nostro impegno di comunisti. Lui, che era maestro, amava i giovani, li ascoltava, scommetteva su di loro, a loro trasmetteva la saggezza dei grandi maestri del socialismo, retaggio anacronistico per alcuni, patrimonio di inestimabile umanità per lui e per noi”.
“Grazie a lui – prosegue la nota – la federazione lucchese di Rifondazione Comunista ha visto maturare un sensibile aumento di consenso e di agibilità politica. Francesco poi provava particolare affezione per le terre di Barga, che frequentava spesso, e per raggiungere la sorella Angela e il cognato Giulio e per l’impegno profuso sempre con grande generosità per la vita del circolo barghigiano di Rifondazione Comunista. Ricordiamo ancora con gioia l’incontro da lui organizzato a Renaio su Protestantesimo e Risorgimento e la sua soddisfazione nel vedere una sala gremita di persone arrampicatesi fin lassù per affrontare un argomento così particolare. I compagni e le compagne del circolo di Barga si stringono attorno alla sorella Angela e al cognato Giulio, piangendo il loro e il nostro Francesco, e con lui il grande, libertario, autentico comunista che era e che continua ad essere nei nostri pensieri e nelle nostre azioni. Ciao, compagno segretario”.
“Enorme – sottolinea la Federazione del Prc di Lucca – è il dispiacere per il grande amico ed inestimabile compagno che dopo un infarto di qualche mese fa, si era ripreso e buttato di nuovo a capofitto nell’attività politica. Francesco non era solo un dirigente di Rifondazione, ma era innanzitutto un comunista, un libertario, un inesauribile compagno privo di opportunismi e di settarismi, cosa assai rara di questi tempi. I compagni e le compagne della Federazione di Lucca si uniscono al dolore dei familiari che in questi attimi tremendi hanno compiuto un grande atto di generosità e solidarietà donando gli organi, e ringraziano i simpatizzanti e tutti gli amici che in queste ore hanno manifestato enorme affetto e considerazione per Francesco”.
Accorato il messaggio di cordoglio del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini: “La mia conoscenza con Francesco Giuntoli – scrive il primo cittadino – risale al tempo del liceo quindi, con alterne vicende, il nostro dialogo politico è stato lungo. Lui era più grande di me di qualche anno e mi ricordo bene i suoi interventi appassionati da militante comunista durante le assemblee studentesche. Devo dire che Giuntoli ha mantenuto una coerenza nella propria impostazione di vita che gli fa onore, mai indulgente con i cambiamenti di prospettiva che invece hanno lusingato molti altri appartenenti alla sua generazione e che hanno condiviso la sua formazione. Giuntoli si è mantenuto quel che era: comunista era, comunista è rimasto. Si poteva non esser d’accordo su impostazioni, sull’analisi e visione degli aspetti politici, ma alla fine le qualità umane della persona avevano la prevalenza su tutto il resto. Credo che il rispetto che si deve a Francesco Giuntoli, ora che è mancato, sia proprio per il suo non venire meno ad una storia politica che molti vorrebbero tramontata, per la tenacia con cui ha tentato di adattare questa storia ai giorni nostri, e per le qualità umane che hanno sorretto la sua storia di vita e di pensiero”.
“La scomparsa di Francesco Giuntoli – lo ricorda il presidente della Provincia, Stefano Baccelli – mi colpisce profondamente e credo lasci un vuoto tra coloro che lo conoscevano sia personalmente sia politicamente. Era veramente una brava persona, un uomo colto, attento e sensibile grazie anche al suo lavoro di maestro elementare”. “Giuntoli – aggiunge Baccelli – rappresentava un punto di riferimento fondamentale sul territorio per gli iscritti di Rifondazione Comunista. Era già stato segretario del partito negli anni ’90 ed era quindi un dirigente storico della sinistra e proprio lo scorso dicembre era stato eletto membro del comitato politico nazionale di Prc. Nel novembre 2013 era stato riconfermato segretario della federazione locale nel corso del congresso a cui avevo partecipato. Di lui, comunista convinto delle proprie ragioni, apprezzavo la determinazione, nonché la coerenza nei princìpi e nei valori in cui credeva. Faceva politica attiva impegnandosi per portare il suo contributo valoriale al di là delle convenienze e delle contingenze politiche”.
Parole di cordoglio e di stima anche da parte del segretario territoriale del Pd di Lucca, Patrizio Andreuccetti: “Uomo tutto di un pezzo – scrive su Facebook -, uomo di un’altra epoca, che faceva dell’impegno politico una delle ragioni di vita”.
“Compaesani, praticamente siamo cresciuti insieme, ci dividevano pochi anni di età”, è invece il commento del segretario comunale del Pd di Lucca, Francesco Bambini. “Alla fine degli anni 60 – ricorda Bambini su Facebook – l’inizio dell’impegno politico, le prime esperienze fatte insieme ad altri coetanei e compaesani. Poi le nostre strade si sono divise, ma abbiamo mantenuto un rapporto forte, franco. La capacità di cogliere all’interno di una militanza che ci vedeva collocati diversamente gli elementi comuni, unificanti: un rapporto fraterno che si è mantenuto nel corso degli anni”.
“Con profondo dolore e costernazione – scrive Moreno Coturri, segretario provinciale del Psi – ho appreso della morte di Francesco Giuntoli,segretario provinciale di Rifondazione Comunista. Non è molto tempo che mi è capitato di incontrarlo e nonostante le diverse idee politiche credo ci sia sempre stata reciproca stima che derivava dai tempi del Liceo e delle prime lotte studentesche che lo aveva visto sempre in prima fila. Giungano ai suoi familiari ed ai compagni di Rifondazione Comunista le sentite condoglianze mie personali e della Federazione Provinciale del Psi”.
“La triste notizia della morte di Francesco Giuntoli – è il ricordo di Stefano Lodi Rizzini, segretario provinciale del Pdci di Lucca e Versilia .- ci ha lasciati letteralmente senza parole: peché inaspettata e per il fatto che la sinistra e i comunisti perdono un altro compagno serio, capace, determinato. Un compagno con il quale abbiamo percorso un importante tratto di strada e con il quale avremmo voluto percorrerne tanta altra ancora. A nome dei Comunisti Italiani di tutta la provincia di Lucca esprimo le mie più sincere condoglianze e la vicinanza del Pdci ai familiari di Francesco e a tutti i compagni del Prc lucchese”.
La Federazione provinciale di Sel e il circolo di Lucca esprimono “sentito cordoglio – si legge in una nota – per la scomparsa del compagno Francesco Giuntoli, uomo che molti di noi, per conoscenza diretta, hanno avuto modo di apprezzare per la tempra morale, la generosità umana e la limpidezza dell’impegno politico al servizio degli altri. Le nostre condoglianze ai familiari, agli amici e ai compagni di partito”.
Al dolore si unisce anche l’Italia dei Valori di Lucca con la segretaria Lara Fiorini e l’ex assessore Giuseppe Pellegrini Masini: “L’Italia dei Valori della Provincia di Lucca saluta pubblicamente Francesco Giuntoli, segretario della Federazione della Rifondazione Comunista, venuto a mancare improvvisamente – si legge nel comunicato – Abbiamo conosciuto Francesco come un uomo sincero ed onesto che rivendicava con orgoglio le proprie idee progressiste e che non si sottraeva al confronto. Abbiamo avuto occasione di apprezzarne le qualità umane e politiche in tempi recenti: dopo che Idv e Fds sono state accomunate dall’esclusione dalla maggioranza che amministra la città, si sono svolti vari incontri ai quali Francesco partecipava attivamente, con contributi che ne mettevano in luce un’intelligenza vivace ed una fine sensibilità politica nel descrivere la realtà politica locale e nazionale. La sua lunga esperienza ed il suo spirito non facevano mai mancare battute ed aneddoti legati ad un passato, a volte lontano e che dimostravano una lunga militanza ed un volontariato politico al servizio di ideali di giustizia sociale e di difesa degli interessi dei più deboli, che gli rende merito. Nel salutare Francesco rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze ai familiari, gli amici ed i compagni di partito che lo hanno accompagnato”.
“Un uomo, un maestro, un compagno che ha impegnato con appassionata dedizione tutta la propria vita per la crescita politica e lamemoria continua della nostra storia e di chi ha avuto la fortuna di essergli vicino”, è il commento dell’Unione sindacale di base: “Lui – aggiunge il sindacato – ci ha insegnato ad essere sempre presenti alla festa del 25 aprile. Lo ricorderemo”. “Coelho – aggiunge Usb – scrive che ‘il buon combattimento…viene intrapreso in nome dei nostri sogni. Quando essi esplodono in noi con tutto il loro vigore – vale a dire in gioventù – abbiamo molto coraggio, ma non sappiamo ancora batterci. Dopo tanti sforzi, impariamo a lottare, e a quel punto non abbiamo più lo stesso coraggio. Uccidiamo i nostri sogni perché abbiamo paura di combattere il buon combattimento’. Francesco Giuntoli non ha ucciso i suoi sogni, bensì ‘ha combattuto il buon combattimento, ha finito la corsa, ha conservato la fede’ in una società più giusta, in donne e uomini che lotteranno sempre in difesa dei loro diritti, nella cultura come mezzo di redenzione dalla miseria della prevaricazione e dell’oppressione. A Francesco un forte e risonante grazie per la condivisione della lotta in difesa della classe lavoratrice e dei diritti costituzionali”.
Anche l’onorevole Raffaella Mariani interviene sul lutto: “La scomparsa di Francesco Giuntoli – dice l’onorevole – mi colpisce e addolora profondamente. Ricordo la forza con cui ha sempre rivendicato convinzioni e valori, l’attenzione ai giovani, la sua grande sensibilità verso i più deboli della società, che ha manifestato sia da insegnante, col suo impegno nella scuola, sia da attivista politico, la partecipazione energica e costante alla vita politica della nostra terra, l’onestà e la sincerità con cui ha saputo confrontarsi in contesti diversi. Di Francesco ho particolarmente apprezzato la passione e la coerenza, denominatore comune di tutta la sua esperienza. Alla sua famiglia e agli amici di Rifondazione Comunista voglio esprimere il mio più sincero cordoglio”.
L’Istituto della Resistenza si unisce al cordoglio cittadino per la scomparsa di Giuntoli. “Alla vigilia del ‘suo’ 25 aprile – scrive Gianluca Fulvetti -, se ne va un comunista, orgoglioso di esserlo, animato da grande passione politica mai disgiunta da quella culturale, nostro socio, che ha promosso e organizzato in questi anni con noi molte iniziative, dal convegno su Pietro Gori a diverse presentazioni di libri. Ciao Francesco, ci mancherai, che la terra ti sia lieve, salutaci i tuoi garibaldini spagnoli, gli anarchici e tutti coloro che, appassionati di utopia e giustizia sociale, saranno ad accoglierti e salutarti, da qualche parte e in qualche modo”.
Commosso ricordo anche di Umberto Franchi, sindacalista della Cgil, che gli ha dedicato anche una poesia: “Ho conosciuto Francesco nei primi anni Settanta. Era un mio amico, un compagno lucido nell’analisi e coerente, un combattente vero, sempre pronto a spendersi per un’idea di società profondamente diversa da quella che abbiamo oggi. Lo cito nel mio libro La Vita e Il Sogno perché nel lontano 1972, era già alla testa del movimento studentesco ed organizzammo assieme la marcia degli studenti su Segromigno. Ti avevo visto ad una riunione, solo pochi giorni fa e mi raccontavi che ti stavi riprendendo da un infarto. Eri, come al solito, lucido e pimpante. Ti rimpiango con dolore”.
Anche la Filt Cgil di Lucca si unisce al cordoglio: “Francesco non era solo un compagno da sempre impegnato nelle lotte, nella vita politica e culturale, ma era un punto di riferimento importante per tutta la sinistra lucchese e non solo. Fin dagli anni della scuola aveva militato in organizzazioni della sinistra, per poi essere stato segretario di Rifondazione Comunista negli anni ’90; infine, da alcuni anni, era tornato alla guida della Federazione lucchese del Prc. Francesco, maestro, iscritto alla Federazione degli insegnanti della Cgil, era un grande appassionato dell’insegnamento e della formazione dei giovani a cui si era dedicato e si dedicava con grande passione. Comunista, marxista, per la sua vasta apertura mentale e politica si era sempre attivato per far conoscere le idee e le vicissitudini di tutta la sinistra socialista e libertaria e del movimento sindacale. Francesco era un profondo conoscitore delle vicende storiche e politiche della sinistra italiana ed internazionale: l’ultima sua fatica, proprio a marzo di quest’anno, non appena ripresosi da problemi cardiaci, era stata l’organizzazione di una giornata di dibattito per la presentazione di un libro sulla storia del partito Psiup negli anni Sessanta del novecento. Francesco, al di fuori di ogni retorica di circostanza, ci mancherà moltissimo; ci mancheranno il suo attivismo vulcanico scevro da qualsiasi forma di settarismo, i suoi interventi profondi ed appassionati, la sua acutezza ed apertura politica, la sua personalità a volte brusca ma nello stesso tempo dolce, la sua umanità. Esprimiamo tutto il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia, agli amici, al Partito della Rifondazione Comunista, a tutti i compagni e le compagne; cercheremo, con le nostre azioni, di onorare la sua memoria ed il suo impegno per una società fondata sull’uguaglianza e la giustizia sociale. Ciao Francesco”.