Pd, i candidati a sindaco: priorità a lavoro e tagli a spese

Si presentano in blocco al Caffè delle Mura ed espongono la loro agenda: sono i candidati sindaci del Pd della Provincia di Lucca. Chiamati a raccolta dal segretario territoriale Patrizio Andreuccetti, anche lui in corsa a Borgo a Mozzano, volti nuovi e vecchie conoscenze della politica hanno deciso di presentare la proposta del Pd in chiave unitaria. Molti i riferimenti allo slogan Cambiaverso coniato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, di cui molti tra i presenti sono simpatizzanti, in particolare proprio Andreuccetti e il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, che lo hanno appoggiato fin dall’inizio. “In ballo non ci sono soltanto le elezioni amministrative – ammonisce il segretario territoriale – ma anche le europee. In questo senso, anzi, penso che si debba instaurare un filo diretto tra le due campagne elettorali e credo che quello che di buono riusciranno a fare coloro che sono in corsa per i singoli Comuni si rifletterà positivamente, poi, in chiave extranazionale”.
Accanto ad Andreuccetti, candidato sindaco a Borgo a Mozzano, siedono, come detto, diversi (non tutti) pretendenti al governo locale di fette importanti della Provincia. Ci sono Andrea Tagliasacchi (in lizza per Castelnuovo), Luca Menesini (per Capannori), Marco Bonini (Barga), Massimo Bernardini (Montecarlo). Presenti anche Nicola Boggi (Fabbriche di Vergemoli), Giulio Carrozzi (Giuncugnano), Carlo Romei (Villa Collemandina). Certo, da Careggine a Molazzana, passando per Gallicano e Pescaglia, fino a giungere a Villa Colemandina, gli ingredienti per il successo finale restano intimamente legati alle peculiari problematiche geopolitiche, sostengono tutti, ma il perno forte intorno al quale ruota “questo Pd compatto”, con il petto gonfio per via dell’abbagliante successo dell’inquilino di Palazzo Chigi, è costituito da due-tre temi di fondo. E, a sentire scorrere l’agenda di Menesini, piuttosto che di Bonini (l’uno ha vinto le primarie, l’altro non ne ha avuto bisogno) è ineluttabile la condivisione delle priorità. Prima il lavoro, dunque: “Attraversiamo una fase nuova – osserva Menesini – e siamo chiamati a portare avanti un cambiamento. Dobbiamo dare risposte concrete alla piaga delle disoccupazione, cominciando dal sostegno alle imprese”. Poi c’è la questione della deburocratizzazione: anche qui il grido d’allarme è stato lanciato dal Premier. Via gli orpelli e le macchinosità: la pubblica amministrazione è chiamata a depurarsi e a semplificarsi, per smettere i panni della farraginosa utilitaria che è oggi ed sprintare sulla corsia del sorpasso. Ma non solo: “Il sindaco deve vivere nelle piazze, deve far proprio il comune sentire – incalza Menesini – e deve avere un occhio di riguardo per la manutenzione della sua frazione”.
Bonini invece, nel rammentare quanto di buono fatto a Barga nell’ultimo quinquennio (affluenza turistica record in primis) punta forte sul tema della sanità: “E’ uno snodo determinante del nostro programma. Ci presentiamo con un mix di giovani ed esperti, perché il rinnovamento è fondamentale”.
Più lungo e articolato l’intervento di Andrea Tagliasacchi, candidato per Castelnuovo: l’ex presidente della Provincia di Lucca (tra le altre cose) tiene a spiegare la ratio sottesa alla sua nuova discesa in politica. “Sono stato convinto da persone che hanno insistito molto affinché mettessi la mia competenza amministrativa al servizio di una nuova sfida. Ho chiesto grande libertà di movimento: ho messo in chiaro che non mi interessano i giochini e che mi sarei candidato alle mie condizioni. Ci presentiamo con una lista di sei uomini e sei donne ed io, in particolare, voglio pormi come uomo a servizio delle istituzioni. Non prendiamoci in giro: Castelnuovo è uno snodo cruciale per l’intera Provincia. Non stiamo parlando di una piccola frazione, ma di un centro grande e vivissimo, strategico per la sua confinanza con Liguria ed Emilia. Cosa c’è da fare? Dobbiamo presentare progetti validi per catalizzare investimenti: penso alla rete ferroviaria, ma anche alle telecomunicazioni e al turismo. Questi segmenti potranno godere di finanziamenti europei. Sono molto emozionato, perché per me si tratta di un ritorno alle origini: iniziai da consigliere di opposizione, proprio a Castelnuovo, all’età di venti anni”.
Paolo Lazzari
FOTO – La presentazione dei candidati a sindaco del Pd (di Maurizio Di Ciuccio)