Pescaglia, è polemica infinita, Pellini: “Nessuna indagine della Corte dei Conti sul compenso Ici”

15 maggio 2014 | 12:13
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Pescaglia, è polemica infinita, Pellini: “Nessuna indagine della Corte dei Conti sul compenso Ici”

A Pescaglia è ormai polemica infinita fra l’assessore Pellini e la lista di Andrea Bonfanti, Pescaglia Cambia Verso. E’ ancora l’assessore a replicare: “Ci sorprende il comportamento del candidato sindaco della lista Pescaglia cambia verso che continua ad insistere su una polemica che dimostra la totale assenza di proposte serie. Proviamo a fare un po’ di chiarezza perché è bene che tutti i cittadini sappiano come stanno le cose”.

“Tutto ha inizio nel 1998 – spiega – anno in cui viene approvato all’unanimità il regolamento sull’Ici. La deliberazione del 1998, essendo un atto pubblico, è disponibile per chiunque ne faccia richiesta. Tutto il resto: dall’approvazione del progetto obiettivo alla liquidazione del compenso incentivante, rientra nelle competenze gestionali che, come è noto, non sono di competenza della giunta. La giunta effettua dei controlli sull’operato della struttura ed a seguito di tali controlli ha individuato possibili profili di illegittimità nel procedimento relativo al pagamento del compenso Ici. Siamo a settembre 2013 e la giunta approva una direttiva intesa a verificare la regolarità del procedimento. Ad esito di tale verifica si stabilisce di procedere al recupero di quanto indebitamente pagato. I consiglieri di minoranza, che oggi fanno tanto chiasso, si sono svegliati solamente a dicembre con una segnalazione alla Corte dei Conti che, a quanto ci risulta non sta indagando”. “Vogliamo concludere questa penosa polemica – chiude Pellini – invitando tutti ad una verifica su internet per potere toccare con mano quanto diffuso sia il fenomeno determinato da una legge nazionale non sempre chiara e, per quanto riguarda il nostro Comune, da quella sciagurata deliberazione del 1998. Per quanto riguarda le mie dimissioni, faccio presente che ci vuole più coraggio a rimanere per fare chiarezza, come è stato fatto, che dimettersi abbandonando al suo destino la nave. Come possiamo confrontarci con gente che non conosce le più elementari regole del civile confronto e le più elementari regole dell’attività dei comuni?”.