Bernardini (Pescaglia Cambia Verso): “Basta con le falsità di Pellini, i cittadini meritano di più”

16 maggio 2014 | 06:34
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Bernardini (Pescaglia Cambia Verso): “Basta con le falsità di Pellini, i cittadini meritano di più”

“Basta con queste falsità, i cittadini di Pescaglia si meritano di più, una politica migliore fatta di programmi concreti e non di sterili polemiche come quella creata dall’assessore Pellini”. E’ questa la nuova puntata della polemica politica in vista delle elezioni amministrative di Pescaglia del prossimo 25 di maggio. Stavolta a rispondere è il capogruppo di opposizione Massimiliano Bernardini. “Ancora una volta Pellini – spiega – pur di evitare al suo candidato sindaco Sandra Paoli il confronto sui programmi, come da tempo richiesto dalla lista civica Pescaglia Cambia Verso, e per scaricare la colpa da se stesso, cerca di buttare fumo negli occhi sulla questione Ici, vicenda che, è bene ricordare, ha inciso sulle tasche dei cittadini del Comune di Pescaglia per una cifra intorno ai 7/800mila euro. Invece di dipingersi come il comandante che non ha lasciato la nave in difficoltà, spieghi perchè con una delibera dell’attuale giunta datata 10 luglio 2010 è stato conferito  un incarico da oltre 300mila euro alla ditta Esse In, senza alcuna gara d’appalto, contrariamente a quanto stabilisce la legge che la obbligava per incarichi superiori a 20mila (Decreto Legislativo 163/06 art.125, comma 11). inutile evitare di rispondere a questa domanda spostando l’attenzione”.

“E’ proprio su questa domanda – prosegue Bernardini – che la Corte dei Conti ha aperto un procedimento di indagine. Ed è stata proprio l’attuale vicesindaco Sandra Paoli ad affermarlo in consiglio comunale, e l’assessore Pellini era presente, anche se silenzioso e seminascosto sotto i banchi della giunta per cercare di non farsi notare come uno dei colpevoli di questa vergogna. La sciagurata deliberazione del ‘98 ed i premi incentivanti dati e poi in qualche maniera richiesti indietro perché non dovuti (quanta approssimazione in chi vorrebbe dare lezioni di amministrazione), nulla c’entrano con la legge in vigore sugli appalti. La deliberazione del ‘98 è solo citata ad arte, alla maniera di Azzeccagarbugli, per confondere le acque, omettendo tra le altre cose che tra gli approvatori di quel regolamento c’era il Pellini stesso. La memoria, a volte, fa brutti scherzi”.
“E fa brutti scherzi – dice ancora Bernardini – anche quando si ragiona di date. E’ vero, la giunta a settembre approva una deliberazione, ma l’opposizione aveva protocollato già in precedenza numerose richieste di chiarimenti circa i compensi dei dipendenti, non si può prendere l’ultimo atto come quello indicativo per l’inizio dell’intervento dell’opposizione, bisogna prendere il primo. Fra l’altro il rivolgersi a Corte dei Conti e Procura della Repubblica è stata l’ultima ratio di un opposizione che ha cercato più e più volte di avere risposte chiare da una giunta che cercava di risolvere tutto “inter nos” ben conscia delle proprie responsabilità se non altro politiche. Cito solamente la più volte richiesta commissione di indagine riservata, più volte portata in discussione in consiglio comunale e più volte respinta anche dall’assessore Pellini. Ma torniamo alle domande, visto che Pellini appare improvvisamente loquace e voglioso di dispensare chiarimenti risponda alle domande fatte in consiglio comunale a lui e per conoscenza alla Corte dei Conti visto che al momento disse di non poter rispondere perchè c’era un indagine della Corte ma visto ora dice non c’è può rispondere… Cosa aspetta? Ci chiarisca anche perché è stato fatto un affidamento diretto quando la legge imponeva una regolare gara d’appalto? E poi, perché è stata fatta un’operazione come questa che è costata ai cittadini più di quanto alla fine il Comune è riuscito a ricavare? A vantaggio di chi è stata fatta questa operazione? Non di certo a vantaggio dei cittadini”.
“Ci spieghi – conclude Bertnardini – come mai continua a citare una delibera che parla di accertamenti eseguiti dai dipendenti quando nel caso di specie ci si è rivolti ad una ditta esterna (pagata profumatamente)? L’assessore e la giunta tutta si affanna tanto a dire che loro si sono accorti della cosa prima dell’opposizione, non è normale che chi fa una cosa la sappia prima di chi deve scoprirla? L’opposizione è andata a testa alta a chiarire tutto difronte a Corte dei Conti, Procura della Repubblica e Arma dei Carabinieri, noi non abbiamo niente da nascondere noi non siamo costretti ad attacchi strumentali di chi vuole solo rifarsi una verginità ormai persa. E’ il momento di finirla con questa polemica montata ad arte solo per non confrontarsi sui programmi con noi. Noi abbiamo un programma fatto di misure concrete per rilanciare il nostro territorio martoriato da anni di mala amministrazione. E siamo pronti a confrontarci su questo. La polemica la lasciamo agli altri”.