Forza Italia di Lucca: “Voto alla Giannini? Una presa in giro”

20 maggio 2014 | 18:08
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Forza Italia di Lucca: “Voto alla Giannini? Una presa in giro”

“L’invito a votare per Stefania Giannini, ministro del Governo Renzi, alle elezioni Europee di domenica prossima, è un evidente bluff, architettato ad opera d’arte, e sostenuto con veemenza da chi, senza il minimo pudore politico, sta cercando di trovare spazio nel variegato mondo del centro sinistra, dopo avere per anni vissuto con gli incarichi dati dal centro destra, del quale si dichiarava strenuo sostenitore”. Il Coordinamento cumunale di Forza Italia torna all’attacco ed il riferimento è, chiaramente, all’ex sindaco Pietro Fazzi, oggi consigliere comunale di Liberi e Responsabili, e a Luca Leone, consigliere di Impegno Comune-Scelta Civica. “La candidatura della Giannini – sostiene il coordinamento comunale di Forza Italia – è solo uno ‘specchietto per le allodole’, un vano tentativo d’ingannare i cittadini lucchesi, che, in buona fede, possano credere di poter esercitare un voto utile. Niente di più falso. Infatti, come dimostrano i sondaggi, il movimento al quale fa capo la Giannini, non raggiungerà il quorum utile per poter ottenere il seggio, e, in ogni modo comunque, la sua eventuale elezione al Parlamento Europeo sarebbe incompatibile con quella di Ministro”. 

“E’ stata poi la stessa Giannini – aggiunge il coordinamento – a fugare ogni possibile dubbio, quando, ai microfoni di Radio 2, nella famosa trasmissione del 30 aprile Un Giorno da Pecora, alla precisa richiesta di dimissioni in caso di sua elezione al Parlamento Europeo, dichiarò candidamente che non avrebbe mai rinunciato al suo ruolo di ministro, e che la sua candidatura era solo un ‘metterci la faccia’. Ci domandiamo per quale motivo si vogliano ingannare in questo modo i cittadini lucchesi, ai quali invece chiediamo con forza di esercitare una scelta di campo decisa, senza disperdere il loro voto verso piccoli partitini che, a seconda delle situazioni, si spostano a destra o a sinistra, disorientando l’elettorato moderato, e alimentando l’antipolitica”.