Idv alle europee, candidati a Lucca. Lo slogan è “Europei, non tedeschi”

Si sono presentati ufficialmente anche a Lucca tre dei candidati per l’Italia dei Valori – Circoscrizione dell’Italia centrale – alla corsa per le imminenti elezioni europee: si tratta di Giancarlo Fornei, coach e formatore motivazionale, candidato indipendente di Carrara; di Gabriele Bechini, dell’Idv di Massa, e di Giovanni Fittante, segretario generale Idv per la Toscana. I tre concorrenti all’europarlamento prendono subito le mosse dallo slogan che contraddistingue il partito, vale a dire Europei, non tedeschi. Tre parole che potrebbero anche prestare il fianco a fraintendimenti, ma Fittante fuga subito i dubbi: “Vogliamo essere chiari, non ce l’abbiamo assolutamente con la Merkel. Critichiamo soltanto questo euro per quello che rappresenta e siamo contro un’impostazione fatta ad hoc per favorire determinati Paesi. Pretendiamo una politica estera decente, contrassegnata da una voce sola: siamo per gli Stati Uniti d’Europa, ma a patto che siano realizzati senza discriminazioni”.
Il nuovo simbolo, per altro, non reca più l’indicazione del nome di Antonio Di Pietro: “Rimane il nostro presidente onorario, la nostra guida”, assicurano in coro i candidati. Chiaro il programma delineato: dal lavoro all’economia, passando per scuola e sanità, la ricetta pare univoca: più voce all’Italia nell’Eurozona, perché non possiamo più permetterci di essere un Paese tra i tanti. “Siamo davvero lieti di presentare il nostro programma anche in una città importante come Lucca – chiosa Gabriele Bechini – e ci piace segnalare subito il fatto che l’Idv, quest’anno, ha voluto operare in una direzione precisa. Tutti noi veniamo dalla società civile, siamo persone che vivono in trincea ogni giorno, tutti con il proprio lavoro. Rappresentiamo il risultato scaturito dalle nostre primarie online, alle quali hanno partecipato seimila iscritti”.
Le proposte concrete lanciate sul tavolo? “Il sistema bancario europeo, a cominciare dalla Bce, deve cambiare profondamente impostazione: le banche centrali prendono soldi a cascata, ma poi non li riversano sui territori. Servono tassi d’interesse più bassi per stimolare la rinascita economica ed un’armonizzazione fiscale che consenta di abbassare la tassazione”. Anche il mercato del lavoro, secondo i tre candidati Idv, deve essere fatto oggetto di una profonda razionalizzazione: “C’è bisogno del contratto di lavoro unico europeo e non vogliamo più assistere a fenomeni come quelli registrati in Versilia, dove agenzie di collocamento rumene piazzano i loro concittadini senza che questi spendano un euro sul suolo italiano”.
Come in ogni programma che si rispetti, poi, non può mancare il riferimento al mondo della scuola: “Qualcuno deve pur ricordare che ci sono 29 miliardi di fondi strutturali europei per questo genere di progettazione: solo che mancano i progetti e noi perseveriamo nel perdere possibilità”. Infine un richiamo, ineluttabile, all’agenda per il terzo settore: “Se siederò all’europarlamento – promette Fornei – devolverò il 30% del mio stipendio a disoccupati e giovani che hanno progetti d’impresa”.
L’Idv si dice inoltre contraria a ratificare il trattato d’interscambio commerciale tra Usa e Europa, perché penalizzante sotto molti punti di vista (in primis in termini di perdita della sovranità nazionale) e annuncia che voterà contro il fondo di redenzione del debito, in quanto concreta applicazione del cosiddetto fiscal compact.
Paolo Lazzari