Fazzi insiste su FI: “Per non rispondere usano politichese”

1 giugno 2014 | 08:03
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Fazzi insiste su FI: “Per non rispondere usano politichese”

Continua la guerra, nemmeno troppo fredda, nel centrodestra lucchese fra i rappresentanti di Forza Italia e l’ex sindaco Pietro Fazzi “reo” di aver sostenuto il ministro Stefania Giannini alle recenti elezioni europee. Fazzi risponde all’ultima nota degli azzurri lucchesi (Leggi l’articolo): “Il coordinamento di Forza Italia, nel recente comunicato di analisi del voto – scrive Fazzi – invece di annunciare le doverose e comunque tardive dimissioni della sua dirigenza, causa principale di fughe di massa e di risultati sempre più disastrosi, preferisce come sempre  la polemica con l’aggiunta, novità, del classico invito politichese “ad abbassare i toni” rivolto “a chi fino a ieri [a suo dire] è appartenuto al centro destra e poi alle ultime elezioni ha appoggiato con esiti deludenti un esponente del governo di centro sinistra”. Chi conosce i dirigenti di Forza Italia e le loro loro continue quanto pretestuose intemperanza si renderà conto della anomalia di un tale invito. La spiegazione di di questo cambio di registro comunicativo, infatti, va cercato nell’imbarazzo e nella assoluta impossibilità per questi signori a fornire spiegazioni serie e trasparenti ad accuse puntuali ed esplicite. A costoro – avevo scritto in risposta alla loro precedente polemica – “dobbiamo i numerosi tentativi di svendita e di mercanteggiamento di pezzi della nostra città: tentativi riusciti e tentativi falliti, come quello di Gesam, della Polis, del Clap, dei Magazzini della Manifattura, del Parco Sant’Anna, delle ex Officine Lazzi, il Piuss. Ma anche le rinunce programmate a combattere barattate con la sinistra a Firenze in occasione della elezioni provinciali del 2001, 2006 e 2011. Venduti gli elettori e la fiducia dei cittadini in cambio di favori e di operazioni di sottogoverno a favore dei soliti noti (noti per lo più alle Procure!)”. Concludendo: la traduzione dal politichese dell’invito ad abbassare i toni è non intendiamo rispondere!”