Ufficiale il riassetto della giunta, Marchini nuovo assessore. Fuori la Fratello, la cultura va al sindaco. Turismo a Lemucchi. Piuss diviso tra Mammini e Sichi – Video

Tutte confermate, salvo qualche piccolo ritocco dell’ultim’ora, le indiscrezioni degli ultimi giorni, rese ufficiali questa mattina (14 giugno) dal sindaco Alessandro Tambellini. Che opta per un riassetto, più che per un vero e proprio rimpasto per la sua squadra di governo, entrata in crisi con le dimissioni di Massimo Tuccori (poi “licenziato” dal sindaco, dopo l’annuncio dell’addio fatto alla stampa il 30 aprile scorso). Lo fa, tuttavia, senza risparmiare qualche critica al suo stesso partito, il Pd, nella valutazione di questa crisi, che per il primo cittadino rimane più politica che amministrativa come ha sottolineato anche stamani.
Celestino Marchini, di Lucca Civica, è l’unica new entry nell’esecutivo con le deleghe al traffico, alle strade e alla sicurezza stradale, oltre che allo sport. Settori da sempre molto cari a Marchini, che stamani, di fronte ai colleghi della giunta e ai giornalisti si è commosso, perché la sua nomina ad assessore giunge proprio nel giorno (e nell’ora estta) del compleanno del figlio morto in un drammatico incidente (Video). Esce di scena, invece, come già noto da tempo, Alda Fratello, anche lei di Lucca Civica (resterà in carica fino alla fine del mese. Guarda il video di saluto). La sua delega alla cultura verrà assunta dal primo cittadino.
A Giovanni Lemucchi va invece il turismo: l’assessore di Lucca Civica mantiene le deleghe alle società partecipate, allo sviluppo economico e alle attività produttive. A Serena Mammini resta la delega all’urbanistica, insieme alle competenze sul Piuss 1 (mentre il Piuss 2 va a Sichi) e edilizia privata. A Francesca Pierotti vanno le deleghe a edilizia pubblica, sportiva e scolastica, all’Opera delle Mura (che era di Alda Fratello, come compensazione della perdita della delega al traffico e alle strade). Le restano anche le deleghe alla mobilità, al Tpl e al decoro urbano. Francesco Raspini prende l’ambiente (che era della Pierotti), mantiene il personale e la polizia municipale e la sicurezza, insieme alla protezione civile, che era competenza dell’assessore Antonio Sichi. Quest’ultimo avrà competenze sull’anagrafe, servizi demografici ed elettorali, sul patrimonio e il controllo di gestione, la partecipazione e le politiche abitative e la valorizzazione immobiliare, ovvero il Piuss 2. Ilaria Maria Vietina, resta vicesindaco, con le deleghe alle politiche formative, politiche sociali e di genere e alle politiche giovanili. All’assessore Enrico Cecchetti restano le deleghe al bilancio, alle finanze e ai tributi, con in più la cooperazione internazionale e l’innovazione tecnologica.
Il sindaco: “Mi sono preso tutto il tempo che ho ritenuto necessario”
Alessandro Tambellini, con accanto la sua “nuova” squadra ha illustrato l’iter che ha portato alla scelta di risistemarne la composizione e che ha portato a un riassetto delle competenze più che a un vero e proprio rimpasto. “Dopo le dimissioni di Massimo Tuccori, cui vanno tutti i miei più grandi ringraziamenti per il lavoro che ha fatto in questi mesi, molto difficile e complicato in alcuni passaggi, avrei potuto scegliere immediatamente una nuova soluzione. Ma ho preferito fare un’altra scelta, rendendomi conto di alcune difficoltà politiche nel prosieguo di questa esperienza amministrativa. Ho avviato così un ampio confronto con i partiti, ma anche con la società civile. In questo confronto ho cercato di coinvolgere anche direttamente quelle componenti del partito che si sono dimostrate più critiche nei confronti della mia azione di governo della città e ho chiesto loro di partecipare personalmente al riassetto della giunta, impegnandosi all’interno della squadra. Mi hanno risposto stai sereno…”.
Dopo la battuta ironica, chiaro riferimento alla risposta data dal segretario del Pd Renzi all’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi il sindaco ha spiegato i motivi del riassetto: “Mi sono preso tutto il tempo necessario per verificare criticità politiche che a mio avviso c’erano e permangono ela possibilità di allargare la giunta a rappresentanti della società civile. Sul primo fronte ho dovuto registrare la rigidità da parte del partito maggioritario, il mio partito, a prendere in considerazione un ragionamento che non fosse meramente amministrativo. Sul fronte invece dell’apertura a professionisti esterni ho dovuto prendere atto della indisponibilità a ricoprire il ruolo da parte di coloro che io avevo individuato come in grado di portare un contributo positivo. Il nuovo assetto della giunta – sottolinea comunque il sindaco – mi soddisfa decisamente: è infatti una giunta ancora più operativa, sono stati ridistribuiti alcuni carichi di lavoro e ritengo che sarà in grado di sostenere il lavoro che ci aspetta nei prossimi tre anni al servizio della comunità”.
Alla ricerca (vana) del nome buono per cultura e turismo
Uno dei fulcri del secondo assestamento di giunta per il sindaco Alessandro Tambellini è stata quella della ricerca di un personaggio in grado di assommare su di sé le deleghe alla cultura e al turismo. Un ragionamento di prospettiva, teso a valorizzare la ricchezza culturale della città anche in ottica di promozione e di attrazione. “Avevo individuato delle persone che secondo me – dice – potevano svolgere nel migliore dei modi per ruolo. Ma tutte queste, dopo due o tre giorni di riflessione, in un caso dopo una settimana, hanno rifiutato per motivi personali. Non è facile, infatti, trovare qualcuno come coloro che sono seduti a questo tavolo che rinunciano alla loro vita privata, al loro tempo libero ed anche a qualche soldo per dedicarsi all’attività amministrativa. A quel punto, a fronte della richiesta da parte dell’assessore Alda Fratello di lasciare l’incarico per motivi personali, che vanno davanti a tutto, a partire dal 30 di giugno, ho deciso di assumere su di me queste responsabilità”. Al centro, ovviamente, la questione del teatro del Giglio, i cui vertici sono dimissionari.
“Il successo di questa struttura in questi mesi – dice – traspare davvero troppo poco. Ricordo solo come ieri, con soli 239 euro di spesa abbiamo organizzato una serata su Mozart e Boccherini. In contemporanea alla chiesa dei Servi si è tenuto un concerto corale con una scuola del Texas e un’attività su Garcia Lorca al Suffragio. E ancora c’era Anfiteatro Jazz e in San Francesco una performance di trovatori estenporanei. Insomma, l’attività culturale in città freme. Sarei stato quindi felice di non poter cambiare la governance del teatro ma non è stato possibile. Ma ci tengo a ricordare che l’attività del teatro continua senza sosta. Manrico Ferrucci, nonostante sia pisano (scherza il sindaco, ndr) sta lavorando tantissimo”. Da neo “assessore” alla cultura il sindaco annuncia anche le prossime idee: Primo approdo – dice – è una manifestazione pucciniana di grande rilievo in autunno da replicare a giugno prossimo. Poi mi piacerebbe organizzare qualcosa per far conoscere bene Boccherini e i contemporanei. Abbiamo un ‘700 magnifico da far conoscere e che può essere utilizzato. E non escluso anche l’impegno per il teatro nuovo”. L’idea è anche quella di utilizzare il bookshop del museo Casa Puccini come possibile centro di informazione turistica.
Ma fra le tante affermazioni il sindaco dice anche di assumere su di sé la carica “temporaneamente”. Avverbio che apre anche a ulteriori novità per il futuro di questa giunta.
Calabrese, nessun incarico ufficiale come consulente del turismo
Il sindaco coglie anche l’occasione per spiegare la futura posizione di Gabriele Calabrese, il responsabile delle guide turistiche, che ha detto no all’assessorato ma si è detto disponibile a “dare una mano” all’amministrazione. “Ci sono più persone – dice – che possono darci una mano per avere idee e verigficare che il percorso che intraprendiamo è buono, meno buono o cattivo. Non ci sarà però una formalizzazione. Sono persone che noi incontreremo ogni tanto e da cui riteniamo necessario avere risposte e feedback”.
Una giunta più operativa e collegiale
Oltre alla ricerca di competenze specifiche l’obiettivo del primo cittadino è stato quello di rendere più snello ed operativo il lavoro della giunta, redistribuendo incarichi che avevano reso gravoso l’impegno, ad esempio, dell’assessore Francesca Pierotti che “cede” parte delle sue deleghe a Francesco Raspini e a Celestino Marchini. “Sarà una giunta molto operativa – ha detto – per un lavoro collettivo e che sarà anche “interdisciplinare” nel senso che vedrà gli assessori lavorare anche a gruppo a seconda dell’affinità delle deleghe e rapportarsi fra loro. Altro criterio, come detto, è stato quello del bilanciamento dei carichi. Sono molto contento del lavoro di tutti quanti gli assessori di questa giunta, ma mi sono reso conto che era necessario effettuare alcuni piccoli aggiustamenti e l’ho fatto, potendo contare anche su persone versatili, come Antonio Sichi, un vero e proprio jolly di questa amministrazione”. Una risposta, in parte, anche a chi, come il vertice locale del Partito Democratico, parlava di crisi amministrativa? “Un metodo diverso e una migliore organizzazione – dice il sindaco – Alle critiche rispondiamo con l’operativita, con l’accorso sul da farsio e sugli obiettivi. Con forte senso civico, visto che siamo stati chiamati a governare in base al voto e abbiamo seguito con rigidità alcune linee guida come quelle della lotta agli sprechi e del risparmio della politica”.
Tambellini annuncia anche grande collaborazione con le amministrazioni vicine, fra cui quelle appena rinnovate di Capannori, Pescaglia e Borgo a Mozzano, per portare avanti obiettivi comuni come già successo per la questione delle ferrovie. “Siamo in un periodo pestifero – dice il sindaco – ma abbiamo ben presenti quelle che sono le nostre priorità e le porteremo avanti. Fra queste, senza dubbio, quello della sanità territoriale. Per questo ci candideremo anche alla presidenza della conferenza dei servizi del territorio della Asl 2 di Lucca dopo il mandato dell’ex sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro.
Le lacrime di Celestino
Celestino Marchini, giacca e cravatta come si conviene al primo giorno da assessore, offre anche le paste alla stampa e ai colleghi di giunta. Per lui è un giorno importante ma anche lo stesso che gli riporta alla memoria un momentro drammatico della sua vita. Oggi, 14 giugno, infatti, sarebbe stato il 41esimo compleanno del figlio Claudio. Celestino, neoassessore a traffico, sicurezza stradale e sport, si commuove poi, confortato dal sindaco, annuncia come intende muoversi nel suo mandato: “Per me è importante – dice – ascoltare le persone ed è quello che intendo fare nei prossimi mesi e fin dai prossimi giorni. Così come è importante, come ha detto il sindaco, il lavoro di squadra e di sinergia con gli altri assessori”. “Questa – ha detto ancora – è una scelta che mi cambia la vita anche sul lato professionale. Se prima lavoravo 16 ore al giorno vorrà dire che ora ne dovrò lavorare 24. Per fortuna dormo poco…”
Il saluto dell’assessore Alda Fratello
E’ quasi il momento del “rompete le righe” quando l’assessore Alda Fratello, con il suo consueto stile garbato e quasi defilato, annuncia la fine della sua esperienza nella giunta Tambellini, per motivi personali: “E’ stata un’esperienza importante – dice – e spero che tutti i progetti e il grande lavoro fatto in questi mesi possa essere portato avanti e a compimento. Auguro a questa squadra di raggiungere i risultati che ci siamo prefissi come maggioranza”.
Pace fatta con Tuccori?
Sia Celestino Marchini sia Giovanni Lemucchi, i due assessori che assumono le deleghe che furono di Massimo Tuccori, non dimenticano quello che è stato fin dalla campagna elettorale un elemento portante di Lucca Civica. E, nel riconoscere il lavoro fatto, lo ringraziano per quanto dato alla maggioranza e all’attività amministrativa. “Nell’accettare questo incarico – ha detto Celestino Marchini – non voglio dimenticare la decennale frequentazione con la famiglia Tuccori, con i dieci fratelli Tuccori. In questa settimana l’ho sentito e comunque, al di là delle vicende politiche, spero che la stima, l’amicizia e l’affetto restino immutati”.
Ma il nodo politico non si è sciolto
La nuova squadra ora è operativa, ma il nodo che ha portato il sindaco all’ampia verifica di maggioranza non si è sciolto. L’area del Partito Democratico che critica alcune delle scelte (o piuttosto le non-scelte) del sindaco Alessandro Tambellini, rimane sulle sue posizioni, ritenendo in sostanza che anche questo riassetto non abbia dato le garanzie di rilancio dell’azione amministrativa. Non è questione di nomi, ma di merito e di priorità, insomma. E non è un caso che lo stesso Bambini, segretario comunale del Pd, a stretto giro di posta non indichi un elenco di cose da fare al Tambellini-ter.
“Risponderemo alle critiche con l’operatività”, è l’affermazione di Alessandro Tambellini. “D’altronde ricordo – ribadice facendosi dforza di questa affermazione – che ho fatto proposte politiche importanti ad alcuni esponenti che si sono dimostrati fra i più critici verso questa amministrazione. Ma non è stata espressa la volontà di un coinvolgimento e per questo vado avanti tranquillo. D’altronde mi hanno detto di stare sereno…”
Enrico Pace
A fronte dei problemi che in un breve arco di tempo hanno portato al secondo rimpasto di giunta e alla redistribuzione delle deleghe, il Pd lucchese, nel rinnovare il suo pieno sostegno all'amministrazione Tambellini, ribadisce l'esigenza di una riflessione su questo biennio di governo, per fare un bilancio delle cose fatte e un quadro dei problemi e delle difficoltà incontrate. Partendo da questo, ritiene necessario definire un quadro strategico e di priorità in modo da contribuire al rilancio dell'azione amministrativa che, rispetto alle giunte di centro destra del passato, è chiamata a realizzare il cambiamento auspicato in campagna elettorale. La verifica e il confronto rappresentano l'occasione per una riflessione, necessaria, sui rapporti tra la giunta e i gruppi consiliari di maggioranza. Rapporti che sono stati segnati da problemi, difetti di informazione e di comunicazione che tutti insieme ci dobbiamo sentire impegnati a risolvere. L'intento era e resta quello di far compiere un salto di qualità all'azione amministrativa, per dare risposte ai problemi aperti, rinsaldare i rapporti tra giunta, maggioranza e gruppo consiliare e (come contributo e dal punto di vista metodologico), indirizzare le scelte inerenti la composizione della nuova giunta, l'attribuzione delle deleghe, l'organizzazione della stessa struttura comunale. Consapevoli del contesto in cui ci troviamo a operare e consci dell'esigenza che anche sul nostro territorio si debba sviluppare un'attenzione sui temi del lavoro, dello sviluppo e del miglioramento del sistema infrastrutturale, intendiamo indicare alcune priorità da affrontare e risolvere prima del periodo estivo. Tra le priorità, il Pd indica la sanità, ambito in cui sono necessari un progetto chiaro sulla destinazione del Campo di Marte, la riorganizzazione dei servizi sul territorio (con indicazione precisa di progetti, tempi e risorse a disposizione) e la realizzazione della nuova strada di accesso al San Luca. C'è poi il “nodo” rappresentato dal Teatro del Giglio. Qui serve un progetto culturale di sviluppo che tenga conto del fatto che il Teatro è strutturato anche per fare produzione. Sarà necessario ricercare forme di integrazione con altre strutture culturali per individuare collaborazioni e contribuire ad un risparmio sui costi. Aspetti questi che devono essere calati in un progetto globale di governance. Per quanto riguarda il turismo, il Pd ricorda l'importanza strategica e economica di questo settore. Nonostante la crisi in atto, Lucca mantiene una grande attrattiva e presenta molte potenzialità. Con le risorse che si rendono disponibili anche grazie alla tassa di soggiorno, di concerto con gli altri Enti, i soggetti interessati e le categorie economiche, è necessario individuare un progetto complessivo capace di promuovere il territorio. Sul fronte del Trasporto Pubblico Locale si sottolinea la necessità di realizzare un nodo di interscambio presso la stazione ferroviaria che includa il nuovo terminal bus e un parcheggio scambiatore per le auto. Nel giro di pochi mesi l'area dello scalo merci sarà disponibile per un nuovo utilizzo: è necessario definire un progetto e raggiungere gli accordi utili. Per quanto concerne il Piuss, si pone l'esigenza di una verifica puntuale sullo stato di avanzamento, le funzioni e la sostenibilità economica dei progetti pubblici e la compatibilità dei progetti privati con il quadro generale. Da non dimenticare che il Piuss riguarda anche il Teatro del Giglio. E' fondamentale poi un progetto complessivo sul centro storico, partendo dalla consapevolezza della sua specificità rispetto alle altre zone della città. Come Pd auspichiamo un'azione che rafforzi o riporti dentro le mura una serie di funzioni e attività in linea con le vocazioni residenziali, culturali e turistiche del centro storico. Per fare questo riteniamo necessario ripensare e progettare l'utilizzo e la valorizzazione dei grandi contenitori presenti in Città, alcuni dei quali già interessati da interventi e progetti precisi, altri ancora no, come lo stesso mercato del Carmine. L'ultimo punto (ma non per importanza strategica) è rappresentato dagli interventi sul territorio. Servono un impegno ed un'attenzione più forti per il decoro urbano e la manutenzione delle strade, definendo azioni che puntino a un miglioramento e assicurino maggiore tempestività e continuità. In particolare si rende necessario il reperimento delle risorse per realizzare alcuni interventi pubblici attesi da tempo e sollecitati dai cittadini delle frazioni del comune.