Riforma Province, giorno cruciale per i lavoratori. Dopo l’assemblea con i sindacati il consiglio straordinario: “Ci sentiamo condannati dagli emendamenti alla legge di stabilità”

29 dicembre 2014 | 13:37
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Riforma Province, giorno cruciale per i lavoratori. Dopo l’assemblea con i sindacati il consiglio straordinario: “Ci sentiamo condannati dagli emendamenti alla legge di stabilità”

“Condannati dagli emendamenti alla riforma Del Rio”. Così si sentono i dipendenti della Provincia su cui pende la scure dei tagli a partire dall’1 gennaio del 2015. Hanno iniziato, per questo, una nuova settimana di presidio davanti all’ingresso di cortile Carrara, per quelle che potrebbero essere ore decisive nella loro battaglia. E un momento cruciale sarà già quello della giornata di oggi: alle 15,30, infatti, si terrà una nuova assemblea dei sindacati per fare il punto della situazione anche alla luce della lettera inviata al prefetto Giovanna Cagliostro affinché intervenga a dare una risposta definitiva, proveniente dal governo, sulla sorte dei lavoratori. Poi, dalle 16,45, è convocato il consiglio provinciale straordinario che avrà come tema unico proprio quello del futuro dei dipendenti alla luce degli emendamenti della legge di stabilità, Infine una delegazione parteciperà anche al consiglio comunale di Lucca in programma a Palazzo Santini in serata. Perché anche i Comuni sono attori fondamentali dei futuri passaggi, perché saranno quelli chiamati a riassorbire (e a pagare) i lavoratori in esubero. All’appuntamento di oggi sono stati invitati anche tutti i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio, ma l’unica conferma è arrivata da Giovanni Santini di Forza Italia. Invitati anche gli esponenti dei Comuni. Per dare il via ad un dibattito che, in un senso o in un altro, dovrebbe potersi concludere entro giovedì. Quel che c’è di certo è che non sarà certo una fine d’anno di serenità per gli inquilini (pro tempore) di Palazzo Ducale, anche perché i lavoratori, lo dicono a chiare lettere al presidio, non si fidano delle rassicurazioni provenienti dai parlamentari locali. In ballo, d’altronde, per loro c’è un posto di lavoro destinato a scomparire.