Rossi conferma la sua candidatura all’assemblea del Pd

10 gennaio 2015 | 17:15
Share0
Rossi conferma la sua candidatura all’assemblea del Pd

“Io ho dato la mia disponibilità alla ricandidatura per le regionali il 15 settembre scorso, come recita lo statuto del Pd. Penso che in Toscana ci sia bisogno di correre ancora di più e io sono il presidente che sa come si fa. Penso che bisogna accelerare il riformismo”. Lo detto Enrico Rossi, presidente uscente della Regione Toscana, parlando con i giornalisti a Firenze, a margine dei lavori dell’assemblea regionale del Partito Democratico toscano, al centro della quale ci sono state, chiaramente, le consultazioni elettorali per rinnovare il consiglio regionale.
Sulle eventuali primarie invocate da una parte del partito per la carica di governatore, ha aggiunto Rossi, “ci sono delle regole e delle procedure e il Pd su questo decide. Se ci saranno le primarie le faremo nei modi previsti dallo statuto. Per ora la mia candidatura c’è. Addirittura c’è di diritto, una volta mandata la lettera. Per il resto c’è una procedura che sarà governata e rispettata”.

“Occorre avere un riformismo a passi ancor più veloci – ha spiegato Rossi – e il tema centrale è la ripresa e il lavoro, il lavoro, il lavoro. Le ragioni della mia ricandidatura sono la convinzione, la consapevolezza che so dove si può e si deve lavorare perché questo si realizzi”.
“Ora – ha fatto eco Debora Serracchiani, vicesegretario nazionale del Pd – si tratta di rilanciare una buona amministrazione che ha già fatto molto in questi ultimi cinque anni. Naturalmente il partito democratico conosce bene quali sono gli strumenti per l’indicazione dei propri candidati. Del resto, non possiamo dimenticare che il segretario nazionale ha ancora una volta elogiato la buona amministrazione di Enrico Rossi e noi siamo davanti ad una Regione che è bene amministrata e che come il resto del Paese deve essere rilanciata in un’ottica di crescita”. Sull’assemblea regionale del Pd a San Donnino, si è parlato “a fondo di programma – ha sottolineato ed è molto importante, anche perché si tratta di rilanciare una buona amministrazione che ha già fatto molto in questi cinque anni. Naturalmente il Partito Democratico conosce bene quali sono gli
strumenti l’indicazione dei propri candidati”.
Il vicesegretario nazionale ha poi toccato anche la questione dell’inchiesta sull’Asl di Massa, le cui intercettazioni tirano in ballo il nome di Enrico Rossi. “La posizione del Partito Democratico rispetto ai rinvii a giudizio credo che sia assolutamente nota – dice -. Stiamo parlando di un governatore che non è rinviato a giudizio e stiamo parlando di un’amministrazione che ha fatto bene in questi cinque anni”. Quanto alla possibile delle primarie per il candidato, Debora Serracchiani, rinvia tutto alle decisioni del segretario regionale Parrini. “Posso solo dire – sottolinea – che allo strumento delle primarie noi crediamo molto. Naturalmente quando si tratta di un candidato uscente siamo anche consapevoli che la scelta della candidatura deve essere anche legata ad una buona rappresentanza, quindi oggi noi facciamo un lavoro soprattutto sul programma e ci interessa chiudere perché vorremmo iniziare a pensare alla campagna elettorale”.