
Il ministro lucchese dell’Istruzione Stefania Giannini, insieme ad altri sette esponenti di Scelta Civica, entreranno nel Pd, rafforzando l’ala moderata del partito soprattutto in Senato. Dopo i rumors, ora è ufficiale. “Accogliamo l’invito rivoltoci da Matteo Renzi – si legge in una nota – a un percorso e a un approdo comuni e riteniamo che si debba andare nella direzione che i nostri elettori ci hanno già indicato. Per questo decidiamo di aderire ai gruppi del Pd di Senato e Camera, alcuni di noi anche al partito stesso”. La lettera porta la firma di cinque senatori (su sette); oltre la Giannini, Gianluca Susta, Alessandro Maran, Linda Lanzillotta e Pietro Ichino – per gli ultimi due si tratta di un ritorno nel partito dove avevano militato prima del 2013. Ci sono anche due deputate, Ilaria Borletti e Irene Tinagli e il viceministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda.
Il gruppo di Scelta civica, quindi, si scioglie in Senato, dove rimangono solo il senatore a vita Monti e il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, e scende a 23 deputati a Montecitorio. “Sono particolarmente contento dell’adesione al gruppo parlamentare dem del ministro Giannini e del senatore Pietro Ichino, molto legato alla città per le attività della Fondazione Pera. A Lucca – commenta il senatore dem, Andrea Marcucci – il Pd sarà molto più forte, anche grazie all’autorevolezza di queste nuove adesioni. Le porte del partito sono aperte a tutti gli amici che hanno sostenuto in questi mesi Scelta Civica”. Il ministro, in una lunga intervista a Tv2000, ha raccontato anche il periodo della sua infanzia a Lucca e i primi anni dell’Università, sostenendo che la parola che ama di più è responsabilità.