Anche a Lucca arriva Sovranità, la destra con Salvini

14 marzo 2015 | 21:47
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Anche a Lucca arriva Sovranità, la destra con Salvini

Si è svolta oggi (14 marzo) a Lucca la presentazione del movimento Sovranità, un “nuovo soggetto politico per chi ama la nazione e vuole sostenere le idee di Matteo Salvini”. Nel corso dell’evento si è svolta anche la conferenza Marò, le ragioni dell’innocenza, con riferimento alla vicenda dei soldati italiani Salvatore Girone e Massimiliano La Torre, detenuti da oltre tre anni in India senza un formale capo di imputazione e un processo.
Fabio Barsanti, referente toscano del movimento, alla chiesina dell’alba ha aperto l’evento presentando Sovranità, che punta a coagulare tutti coloro che rivendicano un ritorno alla sovranità italiana, sia politica che economica che culturale. Prima gli italiani, No euro e Basta immigrazione sono i tre pilastri su cui si basa il movimento, che riconosce come riferimento per le elezioni politiche Matteo Salvini, leader della Lega Nord e “unico vero antagonista al premier non eletto Matteo Renzi”.
I saluti della Lega sono stati portati da Marcella Maniglia, candidata al consiglio regionale, che ha ricordato il ruolo svolto dalla Lega Nord in parlamento per difendere gli italiani da leggi suicide e di come il partito di Salvini sia sempre stata sensibile alla causa dei Marò, detenuti da oltre tre anni in India, in attesa di un processo.

Dopo gli interventi iniziali si è aperta quindi la conferenza Marò, le ragioni dell’innocenza. Il primo relatore, Fabio Ruberti, imprenditore in campo della subacquea tecnica, nel cui ambito ha lavorato anche in India, ha descritto il contesto indiano e in particolare dello Stato del Kerala, dove sono stati arrestati i militari italiani. Ruberti ha così dettagliato quelli che sono gli impedimenti culturali e geopolitici che rendono ancora più difficile una celere risoluzione della controversia. Ha parlato poi il generale paracudista in congedo Sergio Fucito, il quale ha affrontato la questione dei marò da un punto di vista strettamente militare, rimarcando come il comportamento dei soldati italiani “sia stato sempre ineccepibile, anche nei frangenti di maggiore difficoltà che hanno segnato e segnano una vicenda caratterizzata dai continui rinvii di una decisione nei loro confronti”.
Ultimo relatore, Luigi Di Stefano, già perito di parte civile nel processo di Ustica, il quale ha affrontato con dettaglio tutte le questioni tecniche relative alla vicenda dei marò, smontando punto per punto le argomentazioni della magistratura indiana. “Innanzitutto la perizia balistica – ha detto – che ha incentrato la propria indagine su un proiettile il cui calibro è   inesistente. Altre incongruenze si ritrovano poi più o meno in ogni atto d’indagine, a partire dagli orari per finire con le dichiarazioni contraddittorie dei presunti testimoni dell’evento che avrebbe coinvolto i fucilieri italiani. Di Stefano ha anche stigmatizzato la distruzione ad opera delle autorità indiane di fondamentali reperti di prova (innanzitutto il peschereccio Saint Anthony) e l’assenza di una pista inquisitoria alternativa, nonostante indizi importanti imponessero di battere anche altre strade, oltre a quella dei marò italiani”.
A chiusura dell’evento ha parlato nuovamente Barsanti, che ha annunciato una nuova conferenza di Sovranità quando la campagna elettorale per le regionali entrerà nel vivo. Ha invitato inoltre a tesserarsi al movimento e a firmare la proposta di legge Prima gli italiani, per garantire ai cittadini condizioni di tutela in ambito economico, lavorativo e sociale.
La proposta di legge può essere firmata presso il punto informativo in Via Michele Rosi 76, contattando il movimento Sovranità all’indirizzo sovranitalucca@gmail.com, o attraverso la pagina facebook.com/sovranitalucca.