Mallegni: “Anteprima resti a Pietrasanta, il Comune si impegni”

“Anteprima addio? Voglio augurarmi che Lombardi e la sua giunta si adoperino per fare tutto il possibile per trattenere la rassegna e soprattutto per riportarla nel centro della città. E’ quello il suo posto. Pietrasanta non si può permettere di continuare a perdere pezzi impoverendo ulteriormente la sua offerta culturale e penalizzando le attività commerciali”. Sono parole del candidato a sindaco Massimo Mallegni ed era stato proprio lui, a portare, nella stagione 2009/2010, la bellissima rassegna editoriale nel cuore di Pietrasanta aprendo un nuovo percorso di visibilità, promozione del territorio e business non solo per il centro storico. ”
Anteprima ha un significato economico importante che si traduce in migliaia di euro di incassi per le attività commerciali e migliaia di presenze sul territorio. – ricorda Mallegni, candidato a sindaco con la lista Pietrasanta prima di tutto – Rischiare ora di perderla, forse per sempre, avrebbe un nuovo effetto depressivo nella nostra proposta complessiva quando, visti i tempi, dobbiamo essere capaci di rilanciarci con coraggio ed ambizione. Qui purtroppo, e lo dico con dispiacere, manca anche l’ambizione”. Mallegni ripercorre brevemente gli step che hanno portato Anteprime e Pietrasanta: “Nel primo accordo con la casa editoriale era compito del nostro territorio, e dell’amministrazione, quello di agevolare e fornire la massima disponibilità dal punto di vista organizzativo e logistico. Ci siamo sempre riusciti. Arrivata l’attuale Giunta la rassegna è prima finita in Versiliana, dove un salotto culturale esiste già e si presentano libri da quasi 40 anni, ed oggi è addirittura a rischio. E’ senza dubbio una questione anche di risorse ma credo che la nostra città per continuare ad essere il faro della cultura in Versilia debba impegnarsi ed ingegnarsi nel trovare soluzioni rimboccandosi anche le maniche se necessario. Leggo di alternative: l’amministrazione renda partecipi i residenti. La rassegna, che o non sia Mondadori, deve però tornare nel centro storico”.