Riforma Province in stallo. Manifestazione l’11 aprile

5 aprile 2015 | 08:15
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Riforma Province in stallo. Manifestazione l’11 aprile

Arriveranno probabilmente dopo il 12 aprile, data in cui sono attese le formalizzazioni ufficiali delle candidature per le regionali  le annunciate dimissioni del presidente della Provincia Stefano Baccelli, che ha più volte dichiarato di non voler fare la campagna elettorale da numero uno di Palazzo Ducale. Molto, però, dipenderà dalla situazione dell’attuazione della riforma delle Province e dai provvedimenti normativi che il governo deve emanare per il riassorbimento del personale e per le tabelle di equiparazione per la mobilità intercompartimentale. Sussistono, infatti, ancora dei dubbi di interpretazione sul tema della mobilità del personale e sul finanziamento per la copertura finanziaria degli stipendi dei lavoratori, dubbi che potrebbero richiedere un prolungamento dei tempi di vigenza della “vecchia” provincia. E. soprattutto, praticamente nessun ente ha rispettato la data del 31 marzo, in cui province e città metropolitane avrebbero dovuto definire i processi di riorganizzazione e l’approntamento delle liste nominative del personale in soprannumero, con il necessario corollario, da parte del Dipartimento della funzione pubblica, della ricognizione dei posti disponibili nelle pubbliche amministrazioni. Peraltro sono in tre regioni sono state approvate le relative leggi per l’attuazione della riforma che porta il nome del nuovo ministro delle infrastrutture Del Rio.

Intanto, per garantire il funzionamento dell’ente, sono state emanate le determine dirigenziali per gli impegni di spesa per la copertura delle indennità di funzione spettanti a giunta e assessori, ai dirigenti e ai dipendenti provinciali. Una prima determina ha riguardato il periodo gennaio-marzo e riguarda per la giunta circa 108mila euro lordi, per i dipendenti ex articolo 90 e 110 circa 130mila euro lordi. Cui si aggiungono rispettivamente i 65mila euro lordi per aprile e maggio per la giunta e i 90mila euro per i dipendenti a tempo determinato e per la durata del mandato. A questi si aggiungono i circa 60mila euro destinati per il periodo gennaio – maggio destinati al direttore generale Riccardo Gaddi e i 225mila per gli altri dirigenti a tempo intederminato di Palazzo Ducale.
Sul tema rimangono vigili i sindacati e le rappresentanze interne a Palazzo Ducale del pubblico impiego. E non sono finiti incontri e confronti. Martedì pomeriggio è in programma una nuova riunione plenaria in Regione mentre per sabato (11 aprile) è stata indetta una manifestazione nazionale dei lavoratori delle Province cui aderiranno massicciamente anche i lavoratori di Palazzo Ducale.