Sindaci centrodestra a Baccini: “Casa comune, senza comunisti”

10 aprile 2015 | 11:38
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Sindaci centrodestra a Baccini: “Casa comune, senza comunisti”

Una casa comune dei moderati “senza comunisti”. Rispondono con un auspicio all’appello del sindaco di Porcari, Alberto Baccini, i primi cittadini di Altopascio e Montecarlo Maurizio Marchetti e Vittorio Fantozzi alle sollecitazioni di entrare nel Pd perché delusi dall’attuale centrodestra. “Rispondiamo volentieri – scrivono – alla sollecitazione di Alberto Baccini che ci chiama in causa perchè innanzitutto abbiamo totale stima della persona e poi perchè ci offre l’occasione per spiegare bene alcuni punti del nostro pensiero. Intanto diciamo subito che non entreremo mai in questo Pd che è ancora troppo incrostato dalla presenza di comunisti e delle loro idee assolutamente anacronistiche e letali per la nostra nazione. Non abbiamo bisogno di posti e non ci interessa sapere quanto Renzi durerà”.

“Basta vedere anche a Lucca – dicono –  la contrapposizione delle diverse anime del Partito Democratico che frutti ha prodotto. Continue spinte e controspinte, mediazioni e opportunismi, veti incrociati che stanno paralizzando l’azione politica sui temi più importanti come i lavori pubblici, la sanità, l’economia in generale, la mobilità, le tasse e via dicendo. Naturalmente i veterocomunisti conoscono bene l’arma del ricatto politico e la usano, a danno dei cittadini. Basta vedere la figura e le opere di un primo cittadino come lo stesso Baccini. Se venisse un osservatore straniero e analizzasse il comportamento di noi tre sindaci, ne trarrebbe la conclusione che apparteniamo allo stesso schieramento, come amministratori. E’ proprio cosi : apparteniamo allo stesso partito, quello del buonsenso, l’unico in grado di amministrare con successo un territorio in questi difficili momenti”.
“Allora non siamo noi fuori luogo nel centrodestra – dicono ancora Fantozzi e Marchetti – che pure abbiamo sempre criticato quando non ha fatto quello che doveva, a livello centrale, e oggi per come viene gestito il partito. Comprendiamo il disagio di Baccini, se pensiamo che si trova a militare nello stesso partito di Cecilia Carmassi, la Rosy Bindi lucchese, della quale si ricordano solamente le esternazioni velenose e nessun intervento concreto per la comunità. Purtroppo la presenza di comunisti, che a nostro parere delegittima una esperienza che potrebbe avere anche lati positivi come quella del Pd, è esattamente il contrario di quello che ci vuole per lo sviluppo dell’Italia. Mi sembra che, oltre a noi, lo stesso premier Renzi la pensi allo stesso modo, visto che la sua famosa rottamazione ha riguardato essenzialmente tutto quanto si trovasse a sinistra della sua posizione, sia quando è stato amministratore che da presidente del Consiglio. Baccini e chi la pensa come lui sa benissimo che c’è bisogno di questo salto di qualità che si trascini con se le parti buone dell’esperienza del centrodestra e del centrosinistra in un nuovo partito o movimento che potrebbe anche chiamarsi Partito della Nazione o come si vorrà, che possa raccogliere gli aspetti più qualificanti del riformismo socialista, di quello liberale, del pensiero laico e anche di una Democrazia Cristiana che rimane sempre per Baccini un punto di riferimento”.
“Un partito – spiegano – che si sviluppi dal centrodestra, area politica da riorganizzare di cui ha bisogno il paese e che ne sia naturale evoluzione, ne riassuma gli aspetti più rilevanti e che includa quindi tutti quelli che si riconoscono nei valori che abbiamo appena descritto. In pratica quello che sta succedendo a livello europeo. Proprio noi due abbiamo dato vita a un contenitore come Orgoglio Civico, che abbiamo spiegato non essere un partito politico ma un crogiuolo di idee e iniziative per ridare smalto e attualità a pensieri e valori che le logore liturgie di partito hanno purtroppo neutralizzato. Noi, che crediamo in certi valori e in certe priorità, ci stiamo provando. Baccini faccia altrettanto e troveremo un nuovo approdo che ci veda protagonisti ancora per tanto tempo, con grande beneficio per il nostro territorio, che veda relegate le idee comuniste, bandite ormai in tutto il mondo, nel posto che spetta loro: il dimenticatoio”.