Repubblica Viareggina: “La criminalità si combatte anche con la lotta al degrado”

18 aprile 2015 | 16:20
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Repubblica Viareggina: “La criminalità si combatte anche con la lotta al degrado”

“Troppe le zone buie in città, troppi gli episodi di violenza che si susseguono sul nostro territorio. Non sembrano sufficienti i dati presentati stamani dalle forze dell’ordine che danno in calo gli episodi di furto, gli scippi e le rapine. La percezione condivisa è che, Viareggio, sia una città insicura”. Parola della lista Repubblica Viareggina. “Riteniamo – spiega Roberta Natucci, segretario del Prc Viareggio – che la prossima amministrazione comunale dovrà affrontare di petto il tema. Troppo spesso, anche a sinistra, abbiamo sottovalutato l’importanza di una tematica come la sicurezza”.

Una sicurezza cittadina, per il Prc, che si declina di pari passo con il decoro: “Le sacche di criminalità si annidano, da sempre, nelle situazioni di degrado, negli angoli bui e oscuri della città. Viareggio è, da anni, in uno stato d’incuria sempre maggiore; dove le attività culturali e commerciali vengono mortificate non permettendo, de facto, una maggiore vitalità alla comunità”.
“Riteniamo che – continua Natucci – le iniziative di molte associazioni di categoria, pensiamo alle notti bianche in pineta; l’implementazione del protocollo d’intesa con la fondazione Cassa di Risparmio di Lucca siano i primi, e non sufficienti, passi per mettere in sicurezza l’area della pineta di Ponente e devono essere favoriti, incoraggiati e sviluppati dall’amministrazione comunale che verrà”.
Cosi come deve essere fatto, secondo il Prc, un lavoro di recupero e riordino dell’area della stazione. “Solo una zona viva, partecipata e vitale ci permetterà di uscire dalla spirale delinquenza repressione. Non è inviando l’esercito a perlustrare la stazione che risolviamo il problema dello spaccio che, semplicemente, si sposta nella via successiva. L’area della stazione, oltre a veder terminati i lavori del terminal bus, deve diventare la porta d’ingresso per i turisti che arrivano da tutta la Toscana. Non è pensabile che, al pari di altre città turistiche, non si abbia un centro d’informazioni subito scesi dal treno dove poter avere le prime indicazioni su come muoversi in città. Ripetiamo, solo facendo vivere le zone più complesse della città riusciremo ad uscire dall’ “emergenza sicurezza”.