Dramma nel Canale di Sicilia, gli interventi dei politici lucchesi

Tragedie in mare di migranti alla ricerca delle coste italiane, tanti gli interventi politici sul tema dopo i 700 morti dell’ultimo naufragio. “Una tragedia colossale – la definisce il senatore Pd, Andrea Marcucci – Stare zitti a questo punto vorrebbe dire essere complici di un massacro intollerabile. L’Europa deve svegliarsi adesso, l’emergenza umanitaria nel Mediterraneo viene prima di qualsiasi altra cosa”. “Le vittime del Mediterraneo – commenta l’onorevole Deborah Bergamini di Forza Italia – pesano sull’egoismo di chi, in Europa, si è sempre girato dall’altra parte ogni volta che un barcone è partito stipato di gente, ogni volta che c’è stata una tragedia del mare, ogni volta che l’Italia ha lanciato un grido d’allarme. Di fronte a 700 vite umane perse e ad un mare che è diventato peggio di una fossa comune, capace di inghiottire persone, famiglie, identità, storie e speranze, gli Stati europei contrari al rafforzamento di iniziative comuni, il nostro governo incapace di farsi ascoltare e l’Unione tutta, debole oltre l’immaginabile, si sono condannati ad una responsabilità pesantissima. Ora, con le chiacchiere, gli Stati europei provino a tenere a bada le proprie coscienze. E vediamo se adesso si è finalmente capito che è arrivato il momento di agire, in Libia, in Italia e in Europa: questi barconi della morte non devono più partire, non c’è altra soluzione”.
Sul tema anche la candidata alle regionali per il Pd, Cecilia Carmassi: “700 persone… Una enormità.. Una intera scuola… 14 pulman… Provo a visualizzarli e mi prende l’angoscia, cercavano un futuro, speravano di lasciarsi alle spalle povertà e violenza, volevano una vita migliore.. Non ci sono più, non sappiamo nemmeno se troveranno mai i loro corpi… Così saranno cancellati per sempre, triturati dentro le solite polemiche su chi deve fare cosa, quanto ci costa, quanti ci speculano… Ma si può quantificare il valore di una vita umana? Abbiamo mai pensato cosa faremmo noi se fossi nati in quei paesi anziché in Italia? Riposino in pace, ma restino le loro anime ad inquietare le nostre coscienze…”.
“Oltre 700 morti, uomini, donne e bambini veri, in carne ed ossa – commenta il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti – Una tragedia senza precedenti. Non si può non rimanere che in rispettoso silenzio di fronte a questo dramma”.
Anche Francesco Colucci, dei socialisti riformisti, commenta il dramma: “Che la politica “buonista” – dice – verso i profughi dalla Libia stia causando un mare di guai ormai lo dicono tutti, perfino l’onorevole Casini, cattolico. Illudere milioni di esseri umani ridotti alla fame da guerre, odio religioso o politico, che pagando aguzzini scafisti, ricercano la salvezza in Italia, è un delitto verso l’umanità tutta, altro che benevola accoglienza. Questi disgraziati pagano sangue per il trasporto su carrette inagibili, vilipesi, picchiati e spesso abbandonati in balia del mare. Una buona parte affoga nel dimenticanza di tutti e se arrivano trovano campi di accoglienza disumani e nessuna prospettiva, con un Europa tutta che non ne vuol sapere. In compenso arrivano con loro centinaia di terroristi assetati del sangue cristiano e ansiosi di distruggere la nostra civiltà. Di fronte al fallimento di questo governo sulla politica dell’immigrazione sarebbero normali le sue dimissioni e anche Papa Bergoglio dovrebbe riflettere su quanti morti, su quante torture e su quante sofferenze hanno provocato in tutto il mondo le sue visioni “francescane” verso il male nel mondo. Solo un blocco navale alle coste della Libia, l’imposizione armata di una pace in medio oriente, potranno portare aiuto ai profughi nella loro terra, continuare ad alimentare illusioni su salvezza nel mare tirreno è colpevole idiozia”.