Pocai (Cgil): “I temi sollevati dal sindacato non possono essere rimandati alla nuova amministrazione”

Nei giorni scorsi, la Cgil provinciale tramite il coordinatore di zona e lo Spi (sindacato pensionati) della Versilia, ha presentato un decalogo delle emergenze al commissario prefettizio di Viareggio, che “dovrebbe responsabilizzare anche i candidati a sindaco alle prossime elezioni del 31 maggio”. “Al riguardo – spiega Lamberto Pocai per l’area programmatica Democrazia e Lavoro della Cgil -, pensiamo che la Cgil abbia fatto bene a prendere l’iniziativa anche perché le risposte ai temi enunciati ormai tardano da troppo tempo e su molte questioni c’è il rischio che rimandando tutto alla nuova amministrazione comunale, si perda ulteriore tempo prezioso”.
“Tuttavia – aggiunge Pocai – sarebbe utile un pronunciamento chiaro da parte di chi si candida a governare la città evitando il rischio che questi temi, l’uscita del candidato Poletti in parte lo dimostra, finiscano per essere utilizzati ai fini propagandistici invece di stimolare un approfondimento e l’assunzione di impegni concreti e verificabili. Non ci si può accontentare di enunciare giustamente per titolo i temi di affrontare e, dal contraltare, sentirci rispondere che entreranno a far parte del programma di governo di questo o quel candidato. Gli operai e gli impiegati, occupati o in disoccupazione, i precari, i pensionati, gli studenti, gli sfrattati, i cittadini comuni e le piccole imprese colpiti dalla crisi si attendono di più di una semplice affermazione sugli intenti. Si attendono che un candidato a sindaco, nella maggior parte dei casi politici sono navigati ed esperti in materia amministrativa, chiarisca, se veramente intende far proprie le emergenze denunciate, in che modo intenderebbe affrontarle nel dettaglio, punto su punto, quali sarebbero le soluzioni supportate da progetti concreti e realizzabili, come e dove intenderebbe cercare le risorse economiche necessarie a coprire gli interventi di spesa, per evitare di condividere solamente un elenco di punti che rimane tale. Riteniamo pertanto che la Confederazione Cgil insieme alle sue categorie, non debba accontentarsi di qualche generica promessa elettorale, col rischio poi di passare da semplice portatore d’acqua di questo o quel candidato. La Cgil per il ruolo che ricopre, deve pretendere di più per far sì che la battaglia elettorale sia affrontata sulle vere questioni di merito, per contribuire maggiormente a risolvere le drammatiche emergenze di una città che ha davvero bisogno di voltare pagina”.