Immigrazione, Rossi tuona: “Noi siamo contro gli imprenditori della paura”

“La Toscana è una terra civile che sa riconoscere chi ha bisogno di aiuto. Noi siamo contro gli imprenditori della paura che distruggono i valori della Toscana. Noi siamo per una reciproca umanità: solidarietà per chi viene accolto ma anche solidarietà verso chi accoglie”. Così si è espresso oggi Enrico Rossi, candidato presidente regionale, al gazebo del Pd allestito nel mercato di Fucecchio, dove è stato accolto da decine e decine di militanti e cittadini a cui si è rivolto pronunciando al megafono un sentito discorso. Rossi ha poi compiuto in giro tra i banchi del mercato salutato da cittadini e ambulant.
Tema del giorno, naturalmente, l’immigrazione: “Non saremo noi – ha proseguito Rossi – ad alimentare focolai di tensione. Le preoccupazioni dei cittadini sono giuste, sappiamo che in Toscana tante persone soffrono le conseguenze della crisi. Per questo dobbiamo metterci ventre a terra per dare risposte a chi chiede un lavoro e a chi, come gli over 55, rischia di rimanere fuori dal mercato del lavoro”.
“Vogliamo anche – ha detto ancora Rossi – che chi viene accolto dia qualcosa in cambio. Non esiste buona accoglienza e integrazione adeguata senza un impegno, da parte di chi viene accolto, a restituire alla comunità che accoglie un servizio di pubblica utilità, una attività che dovrà essere svolta senza remunerazione. Allo stesso tempo sappiamo e chiediamo che l’Europa faccia qualcosa senza perdersi in stupidaggini come i blocchi navali o gli affondamenti dei barconi. Che faccia qualcosa per affrontare quella che papa Francesco ha chiamato la terza guerra mondiale”.