Santi Guerrieri (Fdi): “Campo rom da sgomberare, è una minaccia per la salute dei lucchesi”

E’ passato ormai più di un mese dal sopralluogo di Fratelli d’Italia-An al campo rom della Tagliate eppure, nonostante le pesanti accuse mosse dal coordinatore lucchese Marco Santi Guerrieri e dal consigliere regionale Giovanni Donzelli, “nessuna misura è stata presa dalla giunta Tambellini, che anzi sembra essersi trincerata dietro ad un muro di silenzio”. A prendere nuovamente parola è proprio Marco Santi Guerrieri, candidato al Consiglio regionale nella circoscrizione di Lucca e Provincia, che denuncia “l’emergenza ambientale e la situazione di microcriminalità venutasi a creare”.
“Non mi è chiaro se il loro intento sia consegnare alle fiamme l’intera città o più semplicemente avvelenarci tutti con la diossina- afferma riferendosi al cumulo di rifiuti tossici incendiati con frequenza sempre maggiore – quello che so per certo è che di fronte a questo inarrestabile ciclo di delinquenza ed inciviltà, il sindaco Tambellini ha il dovere morale di intervenire al più presto per preservare la salute dei cittadini lucchesi. Sul versante sicurezza, invece, la vicenda dell’uomo di etnia sinti arrestato nei giorni scorsi in via delle Tagliate e accusato di aver compiuto ripetuti furti nelle abitazioni è il campanello d’allarme di una situazione divenuta ingestibile”. La richiesta di Santi Guerrieri è sempre la stessa: “lo sgombero immediato dei campi rom di Lucca, a partire da quello di via delle Tagliate. Sono le motivazioni, però, ad aggravarsi. Il candidato consigliere punta il dito, in particolare, sulle precarie condizioni igienico-sanitarie riscontrate all’interno del campo, che, essendo in costante deterioramento (anche a causa della condotta imprudente dei residenti), mettono a repentaglio la vita dell’intera comunità, a partire dagli stessi abitanti delle roulottes”. “Con la sua sostanziale inazione l’amministrazione comunale si rende complice della contaminazione delle acque e dei danni alla salute dei cittadini e dell’ambiente al pari di chi, contravvenendo alle regole del territorio che lo accoglie, continua a disprezzare e a danneggiare il bene pubblico. Per questo motivo torno a chiedere che il campo rom venga sgomberato con urgenza. Ricordo che il sindaco, lo stesso che il maggio scorso ha riconosciuto ai nomadi lo status di residenti, rendendoli stanziali in un posto insalubre, è responsabile sanitario di tutti i cittadini e come tale ne risponde”.
Santi Guerrieri mette, inoltre, in evidenza l’inadeguatezza delle politiche comunali e regionali in materia di integrazione e sostegno alle famiglie rom stanziatesi sul territorio. “Sempre più spesso dalle istituzioni muovono proposte per l’inclusione delle popolazioni rom e sinte, con conseguente investimento di risorse umane ed economiche – dichiara- ma il tutto è dettato da una cecità di fondo: i nomadi sono i primi a non volersi integrare. Rifiutano le nostre leggi e tradizioni, non rispettano le elementari regole di convivenza civile, per non parlare del fatto che calpestano consapevolmente i diritti fondamentali degli altri membri della società in cui vivono, primo fra tutti quello alla salute. Sia chiaro, tuttavia, che le mie non sono parole dettate da una volontà di discriminazione, anzi- chiarisce- quando ho fatto visita al campo di via delle Tagliate sono stati proprio gli abitanti a lamentare una condizione di inaccettabile indigenza, scagliandosi contro la giunta comunale che, a detta degli stessi, anziché provvedere alla loro tutela, li ha condotti tutti alla rovina. Credo che sia questa la dimostrazione lampante del fatto che la politica territoriale in materia di campi nomadi è inadeguata e deve, pertanto, essere riconsiderata”. Santi Guerrieri fa sapere che non intende arrendersi: la prossima mossa del coordinatore lucchese potrebbe, infatti, essere quella di presentare un esposto direttamente alla Procura della Repubblica, al fine di rilevare precise responsabilità.