Del Ghingaro: “A Viareggio bisogna creare una cultura animalista”

25 aprile 2015 | 17:03
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Del Ghingaro: “A Viareggio bisogna creare una cultura animalista”

“Gli animali domestici non sono un oggetto da vincere o un qualcosa da regalare”: esordisce così Giorgio Del Ghingaro, candidato sindaco per il comune di Viareggio, parlando oggi (25 aprile), in una nota, di un tema centrale per la sua campagna. Animali e animalisti, sono a maggior ragione al centro del programma politico di Giorgio Del Ghingaro dopo le recenti notizie apparse sulla cronaca riguardo a bocconi avvelenati e quella di un daino investito sulla via Aurelia, si fa sempre più pressante il bisogno di una politica che porti avanti in maniera chiara le buone pratiche che riguardano gli animali, sia quelli d’affezione che quelli selvatici ospiti della città e delle pinete. Sul punto il candidato esprime un proposito concreto, a patto di affiancarvi una maggiore consapevolezza da parte dei proprietari: «Prima di tutto sarebbe opportuno riordinare l’ Ufficio Tutela Animali – afferma – e in secondo luogo sarebbe utile avere una specifica sezione della polizia municipale sempre aggiornata con dei corsi di ad hoc, e infine una consulta comunale delle associazioni del volontariato animalista». Del Ghingaro propone inoltre l’applicazione delle norme per la prevenzione del randagismo, ma senza dimenticare la tutela delle colone feline ed il supporto per i volontari che se ne prendono cura».

Attenzione massima per gli animali domestici, ma anche tutela per quelli selvatici. Dai piccioni ospiti della città per i quali servirebbero interventi non cruenti, agli abitanti delle pinete che corrono seri rischi ogni volta che si affacciano sulle strade più trafficate. L’idea è insomma quella di favorire più che mai la diffusione di una “cultura animalista”: perché non basta voler bene al proprio animale: serve saperlo accudire, curare, proteggere. Quindi sì all’organizzazione di campagne informative ed educative per incentivare la sterilizzazione degli animali domestici ma anche finalizzate all’adozione responsabile nei canili. «Gli animali sono esseri viventi con dei bisogni veri, esattamente come noi. Non possono essere trattati come oggetti da vincere a una fiera – commenta Del Ghingaro – o da prendere per qualche mese e poi disfarsene perché troppo impegnativi. Vorrei che i cani potessero entrare tranquillamente in ogni esercizio commerciale e avessero aree a loro dedicate, vorrei più strutture e degli sgambatoi adeguati, dove correre senza la paura delle automobili – conclude il candidato -. Vorrei padroni responsabili e attenti, perché un animale maleducato è sempre il risultato di un padrone che non è stato in grado di prendersene cura».