Pd Lucca Centro: stop precarietà per i giovani

1 maggio 2015 | 12:36
Share0
Pd Lucca Centro: stop precarietà per i giovani
Pd Lucca Centro: stop precarietà per i giovani
Pd Lucca Centro: stop precarietà per i giovani
Pd Lucca Centro: stop precarietà per i giovani
Pd Lucca Centro: stop precarietà per i giovani
Pd Lucca Centro: stop precarietà per i giovani

Nella giornata del Primo maggio si parla di temi caldi come i giovani e il lavoro al circolo del Partito Democratico del centro storico di Lucca. Grande partecipazione e sensibilità per questioni al giorno d’oggi molto delicate trattate dai relatori dell’incontro: Niccolò Battistini, segretario territoriale giovani democratici di Lucca, Giovanni Lencioni, responsabile lavoro Pd territoriale di Lucca e Giorgia D’Errico, coordinamento nazionale Alta Partecipazione, accompagnati da Cecilia Carmassi, candidata al consiglio regionale e Francesco Bambini, il segretario comunale del partito.

“Nella giornata del primo maggio non potevamo non trattate di lavoro – spiega Niccolò Battistini – ed è terribile leggere proprio oggi che la disoccupazione giovanile in Italia è arrivata al 41%. Oggi si festeggiano i sindacati ed è fondamentale ritrovare un rapporto da parte del governo, in un paese dove i sindacati rappresentano la base di una democrazia forte”.
Altra questione la scuola, legata al tema della precarietà che vedrà lo sciopero generale degli insegnanti il prossimo 5 maggio, “garante di formazione di persone specializzate che, alla fine del percorso di studi, non trovano lavoro nel proprio ambito”.
“Mi preme molto la questione della precarietà e dei giovani – spiega Giovanni Lencioni – perché le nuove generazioni hanno una previsione molto instabile in fatto di futuro pensionistico giovanile. Con i lavori precari di oggi, i giovani non smetteranno mai di lavorare per potersi mantenere e per poter mantenere una famiglia. Quindi è giusto pensare anche alle generazioni future e cercare di assicurare loro quello che noi genitori di oggi riusciamo a garantire ai nostri figli”.
Alta Partecipazione, rappresentata oggi da Giorgia D’Errico, è un coordinamento nato con i giovani democratici, l’associazione 20 maggio e l’associazione lavoro wellfare, che ha raccolto le necessità e richieste di 400 associazioni che si occupano di precari, lavoratori autonomi, riuscendo attraverso la loro partecipazione a fare una serie di proposte, spingendo sulla tematica dell’aumento dell’ aliquota per la partita iva.
“Insieme a le 400 associazioni abbiamo fatto 4 proposte – spiega Giorgia D’Errico – che riguardano la maternità, intesa come la possibilità di utilizzare l’indennità di maternità senza allontanarsi dal lavoro, la malattia, riguardo alla sospensione nei periodi di malattia del pagamento dei contributi, gli ammortizzatori sociali, non dare l’ammortizzatore sociale al lavoratore autonomo solo se non ha commesse o se chiude la partita iva ma valutarlo in base al reddito, e per ultima la contrattazione inclusiva, includere ad essa le nuove tipologie di lavoratori, perché oggi non parliamo più di lavoro ma di lavori. Un momento dove il lavoro viene riformato – continua Giorgia D’Errico – guardando al Jobs Act non vengono contemplati i lavoratori autonomi, è una riforma del lavoro dedicata nuovamente al lavoro subordinato, questa la forte critica che abbiamo fatto perché era il momento in cui si poteva veramente cambiare la concezione del lavoro”.

Valentina Polieri