Del Carlo (Udc): lascio la Regione ma non la politica

2 maggio 2015 | 13:26
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Del Carlo (Udc): lascio la Regione ma non la politica

Giuseppe Del Carlo, consigliere regionale dell’Udc, lascia la Regione ma non la politica. Al termine del mandato è lui stesso ad affermarlo. “Con la fine di questa legislatura – sottolinea – termina anche il mio mandato di Consigliere regionale che è durato ben quattro legislature. Con l’occasione desidero rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questo mio ruolo. E’ stato un lungo periodo (quasi vent’anni) durante il quale ho cercato, con impegno e coerenza, di tenere sempre vivo il rapporto con i territori non solo della provincia di Lucca, ma anche di tutto il resto della Toscana per interpretarne al meglio i bisogni e le aspettative”.

“In uno scenario politico in continuo movimento, caratterizzato da frequenti trasformismi – prosegue Del Carlo -,  ho sempre mantenuto una posizione di coerente alternativa al centrosinistra che, in Toscana, si ripresenta ancora con  lo stesso candidato a governatore nonostante i proclami renziani di cambiamento.
Purtroppo devo sottolineare che anche il centrodestra non ha saputo svolgere in questi anni una opposizione collegiale ed incisiva, perché sono prevalsi  i piccoli interessi di parte, come dimostrano anche l’accordo tra Forza Italia e il Partito Democratico sulla legge elettorale e le divisioni con cui si presenta a queste elezioni regionali. La stessa Forza Italia, divisa e litigiosa, si è ripiegata su se stessa dopo aver scelto, insieme ad Area Popolare (Udc e Ndc), la candidatura civica di Giovanni Lamioni, espressione di componenti importanti del mondo del lavoro e dell’associazionismo economico e sociale, che noi continuiamo a sostenere con convinzione. Ora inizia la campagna elettorale. Auguro a tutti buon lavoro,  ma è chiaro che dopo il 31 maggio bisognerà procedere a rifondare dal basso il centrodestra con regole democratiche per rinnovare classe dirigente, programmi e strategie nel solco del Partito Popolare Europeo. Dunque, lascio la Regione, ma non certo la politica”.