Veronesi al convegno sulla sanità: “Apriremo a Viareggio una delegazione della Fondazione”

Una nuova delegazione della Fondazione Veronesi a Viareggio. Questo l’annuncio che Paolo Veronesi, consigliere della fondazione omonima e direttore della divisione di Senologia Chirurgica dell’Ieo, ha dato durante il convegno Sanità a Viareggio organizzato dal candidato sindaco Giorgio Del Ghingaro. Tra i relatori anche la senatrice del Pd Manuela Granaiola membro della commissione sanità e il candidato sindaco Giorgio Del Ghingaro, per dieci anni presidente della Conferenza dei Sindaci della Asl 2, e presidente regionale di Federsanità e responsabile del settore Sanità e Walfare di Anci Toscana.
Davanti a una sala gremita sia di addetti ai lavori che di cittadini, il professor Veronesi ha parlato di quanta importanza possano avere le diagnosi precoci sull’incidenza della morte per tumori e quanto conti avere delle eccellenze diffuse sul territorio, personale preparato, ricerca scientifica. Forte l’intervento di Del Ghingaro: “Tre ambulatori di chirurgia chiudono dal primo giugno. Anatomia patologica si sposta a Carrara. Senologia ha un futuro incerto. Tutto questo mentre l’Incidenza tumori in Versilia è più alta che nel resto della Regione. C’è bisogno di un’indagine seria. C’è bisogno che Viareggio torni ad avere il peso che le compete al tavolo della Conferenza dei Sindaci. E che la conferenza dei sindaci della Versilia, una volta completata, riacquisti autorevolezza e su questi temi dica parole forti perché la nostra salute sia tutelata”. “È vero – dice ha commentato poi la senatrice Granaiola – che la corte dei conti chiede un taglio che incide in maniera pesante sulla ospedale ma ciò non giustifica questa politica del carciofo che porta a spogliare il nostro ospedale di personale medico e paramedico”.
La fondazione Umberto Veronesi nasce nel 2003 allo scopo di sostenere la ricerca scientifica, attraverso l’erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori e il sostegno a progetti di altissimo profilo. Ne sono promotori scienziati (tra i quali ben 11 premi Nobel che ne costituiscono il Comitato d’onore) il cui operato è riconosciuto a livello internazionale. Un progetto ambizioso che, per raggiungere il suo obiettivo, agisce in sinergia con il mondo della scuola, con le realtà – sia pubbliche che private – nel campo della ricerca e con il mondo dell’informazione. “Progettualità e concretezza, passione ed impegno costante – si spiega -: queste le parole d’ordine che costituiscono l’identità stessa della Fondazione, grazie ai quali può contribuire a produrre un bene più alto, la salute ed il benessere per gli altri”.