Passione Toscana, passerella candidati al S.Luca Palace

4 maggio 2015 | 17:46
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Passione Toscana, passerella candidati al S.Luca Palace
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Passione Toscana, passerella candidati al S.Luca Palace
Passione Toscana, passerella candidati al S.Luca Palace
Passione Toscana, passerella candidati al S.Luca Palace
Passione Toscana, passerella candidati al S.Luca Palace

Passerella al San Luca Palace, questo pomeriggio (4 maggio) per i candidati al consiglio regionale della lista centrista Passione per la Toscana, che presenta come candidato governatore Giovanni Lamioni. Tanti i volti vecchi e nuovi della politica locale all’appuntamento di presentazione dei candidati. Dal consigliere regionale uscente Giuseppe Del Carlo, che di recente ha annunciato il suo addio a Palazzo Panciatichi ma non alla politica, esponenti dell’Udc e di liste civiche cittadine (fra questi l’ex vicesindaco Giovanni Pierami di Per Lucca e i suoi paesi). Insieme a loro i candidati per la circoscrizione provinciale di Lucca: Eva Fabbri, il consigliere comunale di Capannori Paolo Rontani, Claudia Togneri, Massimiliano Micheli, Maria Grazia Macchiarini, il consigliere comunale di Lucca Giorgio Mura, Lucia Iarossi Valter e Giovanni Del Grande.

L’arrivo a Lucca di Giovanni Lamioni è arrivato dopo una serie di appuntamenti dell’imprenditore toscano che hanno toccato anche Pisa. “Bisogna letteralmente ribaltare la visione e l’essere della Regione, e liberarci da quello che oggi è un vero e proprio ‘stato centrale’ che raddoppia quello nazionale, che opera in modo verticistico e burocratico. Un’istituzione matrigna, che cancella una delle più grandi ricchezze storiche della nostra terra: l’autonomia e il valore delle nostre comunità e dei nostri Comuni, oggi mortificati, spremuti come limoni e messi nell’impossibilità di rappresentare e soddisfare aspettative e bisogni della nostra gente. La Regione deve essere una sorta di Federazione dei nostri territori e dei nostri Comuni, il punto di sintesi e raccolta di un governo solidale delle nostre meravigliose diversità” ha detto davanti ai candidati delle liste per la circoscrizione di Pisa, avvenuta presso la bella sede del comitato elettorale, in via San Martino 69. Alla presenza dei simpatizzanti, il capolista Raffaele Latrofa ha commentato: “Lamioni è un vero rappresentante della società civile, un uomo che non vive di politica. Attorno a lui potrà essere costruito in Toscana un progetto di centrodestra sano e alternativo al sistema di potere del centrosinistra”.
Il “viaggio” di Lamioni nella “sua” Toscana è proseguito appunto a Lucca dove ha incontrato i cittadini e le imprese del territorio per illustrare le linee del suo programma, alla presenza dei candidati del collegio, della capolista Eva Fabbri e del consigliere regionale dell’Udc Giuseppe Del Carlo, convinto sostenitore di Lamioni, “vero candidato civico espressione di componenti importanti del mondo del lavoro e dell’associazionismo economico e sociale”.
“Io sono una persona ammalata di lucida follia – ha detto Lamioni oggi alle persone che lo hanno conosciuto ed applaudito – che non si rassegna ad una Toscana così. Mi sono impegnato in questa sfida perché ci credo con tutto il cuore”. Ed ha poi ricordato una canzone. “Venditti, diceva Non so se Dante era un uomo libero o servo di partito. L’unica cosa di cui sono sicuro – ha detto il candidato di Passione per la Toscana – è che io di certo non sono un servo di partito”.
Sul paventato astensionismo alle urne, Lamioni ha poi concluso: “L’astensionismo è il frutto di un centrodestra che non ha mai fatto opposizione. Ora l’alternativa c’è, si chiama Passione per la Toscana, ed i nostri elettori non hanno più scuse”.
Lamioni ha anche risposto a Rossi sul rilancio economico della Regione: “E’ impressionante il tempismo del campione della sinistra nostrana, Enrico Rossi, che solo oggi ci informa, di grazia, che vuole puntare ad attrarre investimenti stranieri e lanciarsi nello sviluppo della nostra economia. La domanda è perché non lo ha fatto in questi ultimi cinque anni? – ha detto Lamioni – La risposta è semplice: nella Toscana dalla burocrazia asfissiante, del dirigismo degno di altre epoche e latitudini, del centralismo che ammutolisce le nostre realtà, non si viene ad investire. Va ribaltata completamente la logica, ridando voce e credito alle nostre aziende e ai nostri Comuni. Per questo noi proponiamo di istituire una vera cabina di regia tra futura giunta e rappresentati dei nostri sindaci, che abbia lo scopo di armonizzare e coinvolgere dal basso sia per i fondi europei, sia per le politiche di investimento e collaborazione tra pubblico e privato”. E conclude: “Noi civici popolari siamo espressione proprio del mondo del lavoro e dell’impresa e dell’impegno civile nei nostri Comuni e sappiamo quanto sia distante la Regione con i suoi piani da economia pianificata dalla realtà del nostro sistema regionale. Ci sono sì aree di punta della crisi, ma in generale nessuno se la ride, altro che Toscana Felix, un incubo di tasse e adempimenti!”.

Le foto di Domenico Bertuccelli