Alta velocità, il candidato presidente Fattori si schiera dalle parte dei cittadini

“Piccole grandi opere utili, non un sottoattraversamento costoso, inutile e dannoso. Abbiamo una rete ferroviaria capillare su tutta la Toscana che oggi via via viene dismessa. Dobbiamo realizzare un moderno ed efficiente trasporto metropolitano toscano di superficie, interconnesso con il servizio degli autobus”. E’ quanto dichiara il candidato alla presidenza della Regione Toscana per la lista Sì Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, a sostegno della lettera inviata nei giorni scorsi dalla Rete dei Comitati in Difesa del territorio, Italia Nostra, Legambiente e Comitato No Tunnel Tav, indirizzata ai ministeri interessati, alla Corte dei Conti, alla procura della Repubblica e all’Autorità Nazionale Antimafia, nella quale si evidenzia il vertiginoso aumento dei costi dell’alta velocità a Firenze: in soli 6 mesi le riserve (i maggiori costi dichiarati da Nodavia) risulterebbero cresciute di oltre 100 milioni.
“Non possiamo fare finta che nulla stia accadendo a Firenze e in Toscana e che la realizzazione del sottoattraversamento sia l’unica realtà disastrosa alla quale dobbiamo rassegnarci, mentre i costi lievitano esponenzialmente, si prefigurano scempi ambientali irreparabili e mentre abbiamo davanti ai nostri occhi e nelle nostre mani alternative e soluzioni sostenibili e praticabili”.
Fattori ribadisce con forza i Sì della Lista: “Sì, per i cittadini, i pendolari, gli studenti è possibile viaggiare con un trasporto pubblico efficiente, veloce, puntuale e comodo. Sì, ad una rete di trasporti pubblici efficienti, con una giusta integrazione tra rotaia e gomma, e dando la priorità ai servizi per i pendolari. Sì, quindi, ai raddoppi dei tratti ferroviari a binario unico ed al cadenzamento orario dei treni; ad un incremento dei servizi degli autobus; alle risorse che si libererebbero rinunciando al sottoattraversamento di Firenze per destinare gli investimenti al trasporto ferroviario regionale; ad ogni forma di mobilità alternativa, dai mezzi in sede propria alla diffusione dell’uso della bicicletta, alle forme di condivisione di mezzi privati, per combattere il congestionamento del traffico automobilistico”.