
Sarà un ritorno in consiglio comunale quello di Roberta Bianchi. E si formalizzerà il prossimo martedì (19 maggio), data in cui sarà inserito all’ordine del giorno dell’assise presieduta da Matteo Garzella la surroga del consigliere-lampo, Matteo Giordano, intervenuto due settimane fa nella seduta serale con un lungo discorso culminato con le dimissioni, con vari accenti polemici nei confronti del suo predecessore Francesco Amanti e del suo partito di riferimento, presentatosi nel 2012 sotto le insegne della Federazione della Sinistra. Dimissioni che hanno lasciato un po’ di amaro in bocca nella maggioranza in consiglio comunale che sperava di poter contare su un numero in più per sostenere l’operato del sindaco Alessandro Tambellini. Perché come lo stesso Matteo Giordano ha detto, se avesse continuato la sua esperienza in Consiglio avrebbe appoggiato il sindaco dopo aver lavorato per la sua elezione in campagna elettorale. Non sarà così, invece, per Roberta Bianchi, che a suo tempo non aveva neanche gradito la candidatura di Tambellini per la possibile carica di sindaco.
Ma come si è arrivati a questa situazione è rimasto per qualche giorno un mistero, conosciuto solo nei corridoi della politica cittadina. E poco era stato possibile capire anche dalle parole dello stesso Giordano, pur in un ragionamento politico puntuale e complesso culminato con una scelta consapevole quanto “sofferta”. Tutto nasce dal dibattito nato all’interno della sinistra radicale all’indomani delle dimissioni di Francesco Amanti. Un dibattito che ha portato, questo è quanto si è potuto ricostruire, i partiti della sinistra rappresentati nella Federazione ad “alzare la posta”. Ovvero a chiedere al sindaco e ai restanti partiti della maggioranza di permettere a Giordano di dare il proprio contributo non come semplice consigliere ma come assessore, rimpiazzando così a due anni di distanza, quella Katyuscia Tomei che aveva fatto parte della prima squadra di governo di Alessandro Tambellini prima del rimpasto che, di fatto, aveva escluso dalla compagine di governo l’Italia dei Valori e la Federazione della Sinistra.
Una richiesta, quella di un assessorato, ritenuta inaccettabile dalla maggioranza e che ha portato, come conseguenza, la richiesta a Giordano di dimettersi per permettere l’ingresso di Roberta Bianchi, già candidata a sindaco per Rifondazione Comunista nel 2002, proprio per continuare l’opposizione a sinistra della giunta Tambellini.
Roberta Bianchi, peraltro, aumenta la rappresentanze dei consiglieri del Morianese in Consiglio Comunale nei diversi schieramenti. Dalla zona nord del Comune di Lucca, infatti, provengono Paolo Moriconi e Carla Reggiannini (Pd) e Angelo Monticelli fra le fila variegate dell’opposizione.
Enrico Pace