Elezioni regionali, Ncd: “Sinistra troppo frammentata, noi siamo la vera alternativa a Rossi”

“Se da qualche tempo, anche a sinistra, non s’inneggia più alla Toscana felix e ai suoi presunti primati e, seppure a fatica, si stanno rimettendo in discussione tante celebrate certezze, è anche merito del serio lavoro che oggi, con orgoglio, rivendichiamo e presentiamo alla comunità regionale”. Un’eredità politica fatta di idee e di proposte solide, per quanti, dopo di noi, rappresenteranno in Consiglio regionale la società moderata toscana, ma anche una sfida alla cultura dell’autosufficienza, dell’uomo solo al comando, dell’acriticità da primi della classe, troppo spesso impersonata da Rossi”. Questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dal gruppo Ncd durante la presentazione alla stampa di una pubblicazione che ripercorre il lavoro portato avanti con lungimiranza e dedizione dai suoi quattro componenti Alberto Magnolfi (Capogruppo), Roberto Benedetti (Vicepresidente del Consiglio regionale), Andrea Agresti (vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio) e Marco Taradash (presidente della Commissione Europa).
“La frammentazione con cui il centrodestra si presenta a queste elezioni è, inesorabilmente, un segno della precarietà dei tempi, ma anche un monito che interroga il futuro. Quando verrà anche in Toscana, e dovrà essere presto – prosegue Ncd – il tempo della ricostruzione culturale, organizzativa e politica di un credibile polo moderato, d’ispirazione popolare, liberal-democratica, riformista potrà trovare nel nostro lavoro radici, spunti, ispirazioni molto solide per proposte ed idee di vero rinnovamento”. “Proposte ed idee che già nella ormai scorsa legislatura hanno imposto un cambiamento forte nell’approccio culturale al governo della Toscana. L’input ad una revisione del sistema di programmazione -con il superamento della concertazione-, le politiche per la competitività del sistema toscano, l’idea di una incisiva riforma sanitaria regionale con l’abolizione delle Società della Salute e l’accorpamento delle ASL, il disegno di un nuovo welfare, l’idea della dismissione delle partecipate della Regione non strategiche (attualmente tutte in deficit), l’idea di una revisione degli strumenti di sostegno all’imprenditoria piccola e media (con l’abolizione del finanziamento a pioggia), la ferma opposizione alle derive ideologiche nella politica del territorio, sono tutti indirizzi e proposte che, spesso da soli e quasi sempre per primi, abbiamo efficacemente sostenuto”.
“Molti altri spunti per una società toscana sempre più libera dalla burocrazia e meno soggiogata da tasse, ticket, super-ticket e balzelli regionali, si possono ritrovare in queste pagine che abbiamo contribuito a scrivere con un atteggiamento di assoluta onestà intellettuale. Sono indicazioni non effimere, che potranno divenire parte costitutiva del centrodestra nuovo, unito, vincente, che occorre costruire”.