Montemagni (Lega Nord): “Non siamo razzisti ma contrari all’immigrazione clandestina”

15 maggio 2015 | 09:45
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Montemagni (Lega Nord): “Non siamo razzisti ma contrari all’immigrazione clandestina”

“Continuo a rimanere dispiaciuta e delusa dalla dialettica dei nostri avversari politici. Cosa vuol dire razzista e xenofobo? Mi chiedo se si sia aperto il vocabolario prima di scrivere certe affermazioni. Voglio chiarire una volta per tutte la posizione della Lega Nord sperando che le strumentalizzazioni finiscano”. Elisa Montemagni, candidata al consiglio regionale per la Lega Nord, torna ad intervenire sulle polemiche innescate dalla visita di Matteo Salvini in Versilia.

“Ci sono tre tipi di immigrazione: le prime due sono quella regolare e quella dovuta a disagi e guerre nel paese d’origine, questi tipi di immigrazione ci trovano favorevoli purché siano controllati e legittimati. Noi siamo assolutamente contrari al terzo tipo di immigrazione che è quella clandestina, quella che crea il disagio sociale e che crea difficoltà ulteriori allo stato di crisi del nostro paese. Questa nostra posizione non si rispecchia ne nella definizione di razzista ne in quella di xenofobo. Pretendiamo il rispetto di chi è ospite a casa nostra, pretendiamo che le regole siano rispettate e che la legge sia applicata, pretendiamo l’ordine e il quieto vivere e non c’è niente di razzista in questo. Troppe volte alcune persone si riempiono la bocca con la parola democrazia per poi violentarla appena ne hanno occasione. Questo rischia di succedere anche a Viareggio, si rischia che la democrazia per cui i nostri antenati hanno combattuto e molti perso la vita venga meno. La Costituzione è il simbolo della democrazia e cita all’articolo 21 ‘Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione’. Vi chiedo di dimostrare davvero che Viareggio è antifascita, garantendo i diritti sanciti dalla Costituzione e la democrazia altrimenti sarete voi a comportarvi come squadristi degni del peggior regime dittatoriale”.