Viareggio, Antonini: “Ripartire dai giovani che sono il futuro della città”

15 maggio 2015 | 15:32
Share0
Viareggio, Antonini: “Ripartire dai giovani che sono il futuro della città”

“E’ bene che il dibattito politico affronti anche il tema dei giovani e delle loro necessità e mi sento di ringraziare la Crea per averlo riportato, oggi 15 maggio, al centro dell’attenzione. Viareggio per troppo tempo sembra non aver voluto occuparsi di loro che invece rappresentanto il futuro e la speranza, mentre tutto intorno, nella società, il target giovanile è preso in considerazione soltanto da un punto di vista commerciale”. Sono le parole di Filippo Antonini, candidato a sindaco per Viareggio Bene Comune. “Oppure spesso – aggiunge – vengono criminalizzati se si autorganizzano e rivendicano istanze di socialità non mercificata, se fanno attività politica, se provano ad intervenire nelle contraddizioni che caratterizzano la società degli adulti. Ed è bene anche non essere ipocriti e ammettere semplicemente che i giovani possono pure sbagliare, con la loro naturale esuberanza, con la loro ansia di crescere”.

“Ma sta al mondo adulto essere sufficientemente autorevole, piuttosto che autoritario e creare una cornice all’interno della quale i giovani possano trovare punti di riferimento, regole da condividere e, al tempo stesso, modalità per affermare la loro visione nuova e dirompente. La nostra coalizione Viareggio Bene Comune – prosegue Antonini – è formata da molti giovani, alcuni anzi giovanissimi, che portano avanti percorsi di autorganizzazione importanti, che si rimboccano le maniche e intervengono, a costo zero, anche là dove persino le istituzioni hanno fallito. Ecco, io credo che sia questa la parte più sana della società futura e noi vogliamo mettere in atto tutte quelle proposte che da loro sono state avanzate: dall’ostello della gioventù alla scuola popolare, dagli spazi recuperati trasformati in luoghi di aggregazione agli eventi turistico-culturali attenti alle novità, all’arte contemporanea, all’arte di strada. I giovani vanno nuovamente coinvolti nelle grandi manifestazioni culturali come il Carnevale e il Pucciniano, a loro dobbiamo assicurare la possibilità di fare sport (mentre invece i centri sportivi cittadini sono chiusi o a rischio chiusura) e di fare impresa, magari legata al turismo sostenibile, ai nuovi “mestieri” che nascono, alle nuove forme di aggregazione di professionisti, secondo la filosofia del “coworking” e molto altro. Per le stesse ragioni è necessario sostenere le associazioni e le cooperative che danno lavoro e forniscono servizi nel cosiddetto Terzo Settore, per tutti quei soggetti, giovani e non giovani, che sono svantaggiati. Abbiamo in eredità dalle amministrazioni precedenti un buco di bilancio milionario, ma questo non deve essere un alibi: ascoltiamo le istanze che nascono dai gruppi, dalle associazioni, da chi lavora tutti i giorni con e per gli altri e proviamo a trovare insieme le soluzioni necessarie”.