Giusti (Repubblica viareggina): “Le contestazioni a Salvini? Un atto di civiltà”

18 maggio 2015 | 10:16
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Giusti (Repubblica viareggina): “Le contestazioni a Salvini? Un atto di civiltà”

“La contestazione spontanea a Salvini è stato un atto di civiltà politica non solo contro il politico, anzi il prodotto televisivo che paga bene in termini di ascolto, ma anche contro i suoi seguaci fedeli alla democrazia a fasi alterne, ma pronti in piazza e su Facebook a esultare per i migranti morti, tra cui donne e bambini, a minacciare pesantemente chi li contesta, per poi scappare a gambe levate, o esporre i simboli del ventennio fascista”. Sono parole di Alessandro Giusti, candidato al consiglio comunale di Viareggio per Repubblica viareggina. “Certo la memoria di questi signori – aggiunge – è molto corta e dispiace che anche la stampa spesso sia smemorata, ma si sa in tempi di talk show l’attenzione dura il tempo che intercorre tra due spot pubblicitari”.

“Salvini – prosegue Giusti – non può attaccare chi lo contesta quando è stato condannato a 30 giorni per una contestazione a D’Alema nel 1999 per resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti: la coerenza non è il suo forte. Salvini ed i suoi non possono dare lezioni di democrazia, una democrazia tutta loro, privata, fatta di insulti e provocazioni al limite dell’indecenza. La democrazia non è la possibilità di dire ciò che si vuole, di provocare e insultare, di esultare per i morti. Non esiste una democrazia dell’essere razzisti, xenofobi e omofobi, non esiste una democrazia nell’allearsi con i fascisti di Casa Pound. C’è una democrazia invece nel respingere questi atteggiamenti, nella contestazione rumorosa che proviene dal radicamento sul territorio cosa che la Lega, a Viareggio, non ha. La contestazione di chi ogni giorno si impegna nel sociale, che dedica il suo tempo a risolvere i problemi e prestare aiuto a quelle persone colpite dalle politiche votate in parlamento anche della Lega Nord. Ci hanno insegnato che chi semina vento raccoglie tempesta ed è questo che Salvini e seguaci si trascinano dietro ad ogni apparizione pubblica. Nessuno si ricorda dei diamanti investiti dalla Lega con fondi illeciti? O delle mire secessioniste per la creazione dello stato immaginario della Padania? Il candidato Baldini pur di racimolare qualche voto ha imbarcato il peggio della politica intollerante, mentre Borghi, diventato famoso guarda caso
anche lui  attraverso comparsate televisive fatte di insulti, viene a Viareggio senza sapere di cosa parla, attaccando e insultando chi lo contesta, calato in una realtà a lui estranea. Una bella giornata quella di sabato a Viareggio, dove si è capito chi agisce nell’interesse della città e chi invece preferisce le menzogne, la provocazione per poi voler passare da vittima”.