Meningite, Mugnai (Fi): “La Regione si è dimenticata delle associazioni di volontariato”

18 maggio 2015 | 10:33
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Meningite, Mugnai (Fi): “La Regione si è dimenticata delle associazioni di volontariato”

“Alla luce dei casi di infezione da meningococco C che si sono verificati nelle ultime settimane in Toscana, con 4 decessi, la Regione ha provveduto ad istituire una task force che in ogni Asl in cui si sono verificati casi di meningite meningococcica C ha provveduto a stabilire i termini per la vaccinazione della popolazione a rischio: i cittadini fino a 45 anni di età possono recarsi dal proprio medico curante, mentre al personale sanitario a rischio provvede direttamente la Asl. Tutti sono stati considerati meno che i soccorritori delle associazioni di Volontariato che fanno servizio per i vari 118 della Regione. E’ l’ultimo passo falso di Rossi”. A sollevare la questione è il candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana Stefano Mugnai (vicepresidente della Commissione sanità), che ha a sua volta ricevuto varie segnalazioni sul singolare paradosso.

“E’ pur vero che chi ha meno di 45 anni può vaccinarsi dal proprio medico curante, ma secondo la legge regionale 70/2010 (voluta proprio da Rossi per porre rimedio alla richiesta di sanzioni proveniente dall’Europa per concorrenza sleale nell’affidamento del servizio di emergenza urgenza alle Associazioni di Volontariato/Cri) i soccorritori delle associazioni durante i turni di servizio 118 sono sostanzialmente equiparati al personale sanitario e, come questo, dovrebbero essere tutelati. Invece, mentre il personale sanitario del Dipartimento Emergenza Urgenza (118 e Pronto Soccorso), della Rianimazione e del Laboratorio Analisi viene vaccinato come personale a rischio, il personale volontario e dipendente soccorritore avanzato nelle postazioni di emergenza territoriale 118, considerato figlio di nessuno, viene mandato allo sbaraglio: sono proprio i soccorritori delle associazioni di volontariato e Croce Rossa che, su indicazione della Centrale Operativa 118, si recano nelle abitazioni a prestare soccorso in prima persona ai pazienti con febbre, possibili portatori di infezione meningococcica”.
“Ad oggi – prosegue Mugnai – i referenti regionali e provinciali delle associazioni di volontariato hanno raccolto nelle sedi di competenza i nominativi del personale soccorritore avanzato per poi inviare questi elenchi alle rispettive Asl, così da programmare la campagna vaccinale; spesso si tratta anche di cittadini over-45 anni che non possono beneficiare neppure della vaccinazione presso il curante. Episodi come questo, di cui purtroppo la storia della Regione è ricca, mostrano la scarsa attenzione che la gestione Rossi ha sempre avuto nei confronti del mondo del volontariato ed in particolare verso quella parte del volontariato che quotidianamente si dedica al soccorso di emergenza-urgenza 118. Belle parole tante ma poi, al solito, quando si tratta di passare ai fatti e di mettere in sicurezza una porzione di cittadini che per anni ha permesso alla Regione Toscana di fare bella figura nel mondo della sanità nazionale ed internazionale, il governatore Rossi mostra il ‘braccino corto’ e vieta la vaccinazione antimeningococcica a coloro che sono più a rischio di infezione”.