Colucci: “Turismo e promozione di Puccini, quello che manca è la volontà politica”

“Puccini, si sa, non è mai stato molto amato dai lucchesi ed ora con un Comune e un Giglio non in grado di realizzare niente di stabile con le musiche Pucciniane e con l’unico strumento valido Puccini e la sua Lucca che non ha la simpatia del sindaco, è scontato che si cerchi di mettere il povero Giacomo, in un angolo”. Lo sostiene Francesco Colucci per i Riformisti italiani. “Il buffo dell’attuale politica comunale sul turismo (ma c’è?) è la considerazione ricorrente che le difficoltà in atto dipendono dalla mancanza dell’Apt. Viva Iddio, le Apt sono state cancellate da una decisione folle del presidente Rossi, su conforme richiesta dei sindaci Pd, ansiosi di essere gli unici a occuparsi del turismo”, attacca Colucci.
“L’Apt, ora così rimpianta, invisa invero quando era in vita, aveva un decina fra impiegati e tecnici e un contributo regionale annuale per l’attività di 300.000 euro circa, per 28 comuni. Il Comune di Lucca – prosegue Colucci – ha oltre 500 dipendenti e solo dalla tassa di soggiorno, tassa di scopo istituita per finanziare le attività del turismo, ricaverà quest’anno più del doppio, circa 700.000 euro. Si dirà ma gli impiegati comunali non sono esperti di turismo: nessun problema gli impiegati ex Apt, sono ancora parcheggiati alla Provincia in attesa di essere trasferiti ai Comuni. E allora? Quello che manca non sono, né i denari né i tecnici, quello che manca è la volontà politica. La scelta di fare del turismo uno dei capisaldi dello sviluppo e dell’attività del Comune. La capacità di fare un progetto complessivo poliennale, condiviso con le categorie economiche, di accoglienza e promozione, su cui lavorare giorno dopo giorno. L’assessore deve capire che mettere ogni tanto dei pannicelli caldi per tenere a galla la barca, con una giunta e un sindaco che del turismo non gliene importa nulla, è tempo perso per lui e per tutti, come hanno capito i suoi predecessori, che infatti si sono dimessi”.