La salute non è una merce, le ragioni di Antonini

21 maggio 2015 | 12:25
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La salute non è una merce, le ragioni di Antonini

“Condivido la preoccupazione per gli evidenti segnali di smantellamento dell’ospedale Versilia e per la diminuzione dei servizi. I prepensionamenti riducono il personale che non viene reintegrato a causa del blocco del turn over e poi i vertici della Asl 12, in ossequio alle direttive regionali, spacciano per una grande idea quella di passare i pazienti alle strutture private”.

Per questo, ma anche per nolto altro, Filippo Antonini di Repubblica Viareggina e Sel ha firmato “con convinzione – spiega – il referendum per abrogare la legge toscana sulla riorganizzazione del servizio sanitario regionale, una legge che prosegue la politica di tagli e accorpamenti, di riduzione del personale e che consegna ai privati la nostra salute”. Antonini ha sottoscritto anche il documento Sanità elaborato dalla Rete Ambientale della Versilia e discusso, insieme a molti altri argomenti, durante la serata del 7 maggio al Fienile, oltre ad aver partecipato al presidio del 2 aprile scorso di fronte alla Casa della Salute al Tabarracci. “Quanto manca ancora – si chiede – prima che si consegni in tutto e per tutto il servizio sanitario e la nostra salute alla gestione privata? Dobbiamo dire forte e chiaro che stanno smantellando lo stato sociale pezzo per pezzo, in nome del profitto di pochi, fra cui ci sono senz’altro i manager ai quali vengono riconosciuti dei bonus a molti zeri, se sono stati bravi a eliminare posti letti e a risparmiare sui servizi. Per tutto questo, aderisco anche alla campagna lanciata dal comitato Salute Pubblica di Massa che mi ha espressamente invitato a scattarmi una foto con il cartello #noaiticketsanitari perché la salute non è una merce”.