Antonini su commercio e turismo bacchetta Confesercenti: “Incomprensibile la richiesta di rinuncia al Piuss per il centro congressi”

“Non vorremmo che nell’iniziativa organizzata da Confesercenti ci fosse a monte l’intenzione di tirare la volata a qualcuno, magari per consonanza di partito a prescindere dal merito delle questioni”. Torna sulla polemica del mancato invito alla serata di Confesercenti il candidato sindaco Filippo Antonini: “E’ invece al merito che noi siamo interessati e perciò vogliamo parlare di alcuni punti del nostro programma elettorale. Noi siamo convinti che una città turistica come Viareggio veda in buona parte il rilancio delle sue attività commerciali intrecciato al rilancio del turismo e non abbiamo capito la motivazione che ha spinto anche la Confesercenti, insieme alle altre associazioni dei commercianti, ai balneari, alla Provincia di Lucca, a sottoscrivere, come chiedeva la giunta Lunardini, la rinuncia al Piuss per la realizzazione al Principino di un vero Centro Congressi con una sala da mille posti”.
“Una struttura capace – prosegue Antonini – di accogliere il turismo congressuale e quindi di incidere sulla destagionalizzazione di cui si parla tanto. Noi continuiamo a ritenere la realizzazione di un Centro Congressi una priorità su cui cercare risorse esterne attraverso bandi nazionali ed europei e una collaborazione con la Regione Toscana e siamo contrari a qualunque ipotesi di svendita del bene che pregiudicherebbe irrimediabilmente il progetto. Restando in tema turismo pensiamo che l’innalzamento dell’imposta di soggiorno sia un grave errore del commissario Romeo che andava contrastato con ricorsi, così come hanno fatto i genitori per l’aumento delle tariffe scolastiche. La legge infatti consente, pur mantenendo l’imposta al massimo, di modularla in rapporto alla tipologia e alla classificazione delle strutture ricettive, alla stagione e alla tipologia di utenza (minori, disabili, gruppi)”.
“Su un altro Piuss – dice Antonini – quello del rifacimento del mercato di piazza Cavour, ci dispiace non aver visto una spinta forte, determinata ed unitaria degli esercenti, capace di imporsi sulle lentezze, sui tentennamenti, sulle manovre di sottobanco della giunta Lunardini. Siamo fermamente contrari a nuove strutture della grande e media distribuzione e siamo convinti invece che il mercato sia una risorsa che ha un bisogno fortissimo di essere riqualificata nelle strutture, spesso fatiscenti, nelle tipologie e nelle qualità merceologiche, implementando quelle esperienze di allungamento degli orari e sperimentando nuovi modi di viverlo, sulla scorta anche dell’esperienza di altri analoghi centri commerciali. Vivere tutti i suoi spazi, tenerli puliti e in buono stato, vivaci e attraenti è la miglior risposta al degrado che incombe su Viareggio”.
“Ci piacerebbe poi – conclude Antonini – trovare pienamente schierati i commercianti al nostro fianco a combattere la rendita parassitaria che massacra il centro commerciale più grande della Versilia, il “bene comune” costituito dalla passeggiata a mare. Il sistema degli affitti da parte dei concessionari agli esercenti veri (l’80 per cento dei casi), a prezzi che, fuori da qualunque regola di mercato, sono 5-8 volte quanto pagano di concessione demaniale, sottrae al salotto buono qualcosa come 6 – 9 milioni di euro l’anno. Fermare questo ladrocinio con una forte azione amministrativa potrebbe dare ossigeno alla Passeggiata e stimolare la rinascita complessiva della città. Di questo e di molte altre cose avremmo voluto parlare all’incontro con Confesercenti e restiamo disponibili a discuterne con chi è interessato, con l’obiettivo di far rinascere Viareggio valorizzando tutte le sue risorse e tutelando i suoi Beni Comuni”.