Toscana, appello del candidato presidente Fattori: “Va attuata la legge regionale sul commercio equo e solidale”

“L’esperienza e l’elaborazione emersa dal Forum sociale Europeo del 2002 spinse la Regione Toscana a definire un quadro legislativo inedito che avrebbe dovuto sostenere e valorizzare il commercio equo e solidale. Ma purtroppo la legge del 2005 non è mai stata operativamente applicata ed è rimasta solo sulla carta. La Toscana deve essere all’avanguardia non a parole ma nelle politiche attive, oltre che nell’opera di sensibilizzazione e di educazione sul territorio. Sì Toscana a Sinistra si impegna a portare avanti questi temi in Consiglio regionale e a rivendicare l’applicazione della legge, al fianco dei lavoratori e volontari della cooperativa del commercio equo e solidale Il Villaggio dei Popoli e di tutte le altre organizzazioni di commercio equo della Toscana”. Così il candidato Tommaso Fattori raccoglie e sottoscrive l’appello presentato oggi (22 maggio) a Firenze sul commercio equo e solidale.
“Oltre all’istituzione di una giornata regionale del commercio equo e solidale, occorre attivare percorsi didattici di formazione all’interno degli istituti scolastici e aprire un canale preferenziale all’interno del piano regionale di sviluppo economico che premi e sostenga le imprese del commercio equo ispirate a criteri di dignità economica e sociale per produttori, lavoratori, consumatori e territorio; occorre anche predisporre un albo a garanzia del rispetto dei principi della Carta del commercio equo e solidale italiana”, afferma Fattori, che sottolinea anche come “Sì Toscana a Sinistra vuol favorire lo sviluppo di un’agricoltura contadina e sostenibile, con uno spazio sempre più ampio riservato alle coltivazioni biologiche ed alle tecniche tradizionali, che costituiscono il valore aggiunto fondamentale per assicurare agli operatori un adeguato reddito”.
“La Regione – conclude Fattori – può anche promuovere forme di gestione collettiva di terreni pubblici, come i Community Land Trust anglosassoni, sia nelle aree rurali, sia in quelle urbane”.