Rossi: “Attività venatoria, ecco come semplificare le regole”

23 maggio 2015 | 13:17
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Rossi: “Attività venatoria, ecco come semplificare le regole”

Un unico regolamento regionale dell’attività venatoria ed eliminazione del tesserino cartaceo per i cacciatori, oltre a una domanda grafica per l’accesso ai contributi europei per l’agricoltura: queste le ultime proposte di Enrico Rossi, candidato alla rielezione come presidente della regione Toscana. “La riassunzione in Regione delle funzioni in materia di agricoltura, caccia e pesca, produrrà nell’immediato la revisione dei regolamenti sull’attività venatoria – spiega Rossi presentando la prima idea – e li ridurrà da dieci a uno. Con un unico regolamento regionale elimineremo le incongruenze e disciplineremo in modo uniforme e non per limiti amministrativi, ad esempio, modalità e tempi per l’immissione di selvaggina e per il contenimento della fauna selvatica”. Secondo Rossi, “è arrivato anche il momento di introdurre in questo settore le tecnologie informatiche per il controllo dei cacciatori: vogliamo eliminare il tesserino venatorio cartaceo e la relativa spesa di centinaia di migliaia di euro all’anno introducendo una app su smartphone che permetta di controllare i cacciatori in modo semplice e indiscusso. La sperimentazione verrà avviata a partire dall’inizio del prossimo anno perchè per il 2015 abbiamo ancora i tesserini di carta”. “Infine – propone Rossi – la Regione Toscana sarà la prima Regione ad attuare una forma semplificata di domanda per accedere ai contributi europei per l’agricoltura che potremmo definire ‘domanda grafica’. In molti casi gli aiuti finanziari dei fondi europei agricoli (Feasr e Feaga) si basano sulla dichiarazione di ciò che viene coltivato da parte delle aziende agricole. Questa caratteristica peculiare dell’agricoltura impone spesso lunghe procedure di immissione di dati: ciò significa costi onerosi e tempi lunghi per gli agricoltori. La sperimentazione di un nuovo tipo di domanda di aiuto, che sarà gestita da Artea, prevede non l’immissione dei singoli dati di particelle catastali e le relative colture ma una semplice perimetrazione digitale delle aree omogenee per coltivazione. Il sistema si avvarrà del lavoro dei Centri di Assistenza per l’Agricoltura (Caa) che già da anni assistono le aziende agricole e possiedono le tecnologie necessarie. Ridurremo i costi e i tempi. Sarà sufficiente che l’agricoltore indichi semplicemente quali tipologia di aiuto intenderà ricevere”.