Tajani a Lucca svela: “Ho voluto io Marchetti candidato”

25 maggio 2015 | 18:46
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Tajani a Lucca svela: “Ho voluto io Marchetti candidato”
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Tajani a Lucca svela: “Ho voluto io Marchetti candidato”
Tajani a Lucca svela: “Ho voluto io Marchetti candidato”
Tajani a Lucca svela: “Ho voluto io Marchetti candidato”

Per chi avesse ancora dubbi che il voto di domenica (31 maggio) per le regionali, dentro Forza Italia è anche un referendum fra l’establishment attuale, provinciale e regionale, del partito, l’incontro di questa sera alla Griglia di Varrone sul viale Europa ha fugato ogni dubbio. Lo dicono a chiare lettere sia il candidato al consiglio regionale Maurizio Marchetti, sindaco di Altopascio e consigliere provinciale, sia il suo principale “sponsor” politico all’interno del partito, il vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, uno dei fondatori del partito azzurro nel 1994. Il primo, che si definisce “non allineato” con le scelte degli ultimi anni del partito, il secondo che rivela di aver spinto personalmente per l’inserimento in lista di Maurizio Marchetti “perché c’era bisogno di una lista forte e per farlo bisognava presentare persone capaci, di provata esperienza politica e perché se si vogliono recuperare consensi non si possono presentare sempre gli stessi personaggi”.

Marchetti, all’appuntamento elettorale che apre l’ultima settimana di campagna elettorale, comunque, richiama vecchi e nuovi esponenti del partito, di tutte le generazioni: c’è l’ex sindaco di Lucca Mauro Favilla, con parte di quella che fu la sua ultima giunta (Stefano Pierini ed Elio Cappellini). Ci sono, da Capannori, i consiglieri comunali Mauro Celli, Nicola Lucchesi, Giada Martinelli (con il padre, l’ex sindaco Michele Martinelli) e Daniele Lazzareschi e altri esponenti politici territoriali come Daniele Venturini di Gallicano, l’assessore di Montecarlo Angelita Paciscopi, l’ex assessore di Borgo a Mozzano Cristina Benedetti, Fabrizio Giovannini, già candidato consigliere a Bagni di Lucca. Così come vecchi e nuovi volti del partito fra i quali Riccardo Isola e l’ex capogruppo in consiglio comunale Lotti ed anche l’amministratore unico di Lucca Comics, Francesco Caredio e gli ex esponenti del cda dell’ente Massimo Di Grazia.
Marchetti sprona i suoi a “disseminare” il messaggio del voto e della preferenza a più persone possibile, anche per cambiare il partito dall’interno: “Prima di venire qui – dice Marchetti – ero a un incontro con Agenda per Lucca, che mi ha chiesto di ricostituire il centrodestra. Il lavoro che sto facendo, infatti, mi porta a trovare persone che si erano allontanate dalla politica e che aesso stanno facendo campagna elettorale. Certo, c’è da combattere con la disaffezione della politica, anche se anche la scelta del giorno del voto onestamente non è delle migliori, visto che è a ridosso di un ponte. Una scelta sbagliata se non proprio voluta per avere l’effetto dell’astensionismo”. Poi Marchetti entra nel vivo: “Il momento è difficile – dice – non c’è dubbio, per il partito ma per fortuna siamo tornati alla preferenza dopo un periodo in cui si richiedeva il voto al partito e non ale persone. La mia proposta non è in linea con l’attuale gestione del partito regionale, cui più di una volta ho chiesto di cambiare rotta e marcia. Chi fa politica, e chi mi conosce lo sa, la campagna elettorale la deve fare tutti i giorni ed è questa nostra disponibilità sul territorio che deve rappresentare la nostra forza”. Le tematiche sono le solite: sanità, trasporti, infrastrutture, viabilità, raddoppio della ferrovia. Ma la croce è sul centralismo della Regione Toscana “in tutti i settori – dice Marchetti – e che provoca inevitabilmente carenza di servizi”. “Chi era in Consiglio in questa legislatura – affonda Marchetti – sicuramente ha lavorato ma non ha comunicato la sua attività sui territori, né ne ha ricevuto adeguati feedback. Noi, se saremo eletti, lo faremo anche per sovvertire la situazione dii un consiglio ovattato con un governatore strafottente e che – e qui parla alla pancia e alla destra del partito – si fa ritrarre con i Rom e non pensa ai tanti toscani che pure hanno bisogno. Una cosa che mi è sinceramente insopportabile”.
Tajani ci mette il carico da undici, parla della scelta di inserire un amministratore capace nelle liste e si dichiara sicuro di vederlo seduto in consiglio regionale: “Maurizio – dice – che conosco da tanto tempo e che è venuto a trovarmi anche a Bruxelles, prima si è dimostrato scettico, poi si è deciso. Io sono convinto di aver fatto bene per la provincia di Lucca perché una forza politica non più non avere un radicamento sul territorio e non può candidare sempre i soliti”. L’obiettivo: “Vogliamo andare al ballottaggio – dice – con Mugnai. Poi si vedrà, perché vale la personalità e la capacità dei singoli. Guardate cosa è successo a Perugia. Potrebbe ricapitare anche qui”. Maurizio Marchetti, ovviamente, è il primo ad augurarselo. Perché un buon risultato azzurro potrebbe aprirgli le porte di Palazzo Panciatichi.

Enrico Pace