Santi Guerrieri (Fdi) attacca l’Asl: “Stop ad altri tagli di personale”

Il candidato al Consiglio Regionale nelle liste di Fratelli d’Italia, Marco Santi Guerrieri, torna sul piede di guerra contro la direzione dell’azienda Asl 2 di Lucca per quanto riguarda i tagli al settore sanitario previsti nell’ambito della riorganizzazione estiva. “Nei prossimi mesi rischiamo di assistere ad una nuova ondata di tagli, ai servizi come al personale specializzato – denuncia Santi Guerrieri – peraltro senza che la decisione venga lontanamente discussa con le rappresentanze sindacali: ne risulta un quadro sempre più allarmante, in cui a pagare, spesso con la propria vita, sono purtroppo i cittadini”.
Santi Guerrieri, che da diversi mesi si sta muovendo in difesa della sanità pubblica, mette in luce “come la chiusura di molti dei presidi ospedalieri decentrati comporti non solo una drastica riduzione dei servizi e spesso la perdita di vere e proprie eccellenze sul territorio, ma anche una necessità di spostamento verso altre realtà provinciali, per far fronte all’emergenza sul versante dei posti lett”o. “Al San Luca- denuncia Santi Guerrieri – i posti letto si sono rivelati sin da subito insufficienti, ma è servito l’allarme meningite per mettere in luce quali possono essere le conseguenze di questa carenza in una circostanza di pericolo. Fortunatamente la diffusione del morbo pare essere rientrata, ciò non toglie – ricorda Santi Guerrieri – che una ragazza è stata trasportata a Pescia perché gli unici due posti in isolamento nel reparto malattie infettive erano già occupati: e se dovesse esplodere un’epidemia? Abbandoneranno i malati a sé stessi o li cureranno in reparti dove possono contagiare altri pazienti? Il problema – evidenzia- si ripropone, adesso, per la terapia intensiva multidisciplinare, per cui, per i mesi di giugno e luglio, sono in vista ulteriori tagli, ai posti letto come al personale medico specializzato. A livello regionale- dichiara Santi Guerrieri- è necessario un ripensamento complessivo della strategia in atto: deve essere combattuta la tendenza al demansionamento del medico, che rischia di divenire una figura professionale vuota, devono essere aumentati i posti letto, soprattutto nei reparti strategici, devono essere reintegrati i servizi cancellati, anche nelle realtà territoriali periferiche e, più in generale, è necessario puntare alla realizzazione di un sistema sanitario stabile, efficiente ed in grado di operare una razionalizzazione delle risorse che non incida negativamente sulla salute dei cittadini”.