Alessandro Santini (FI) a Del Ghingaro: “Per Viareggio non basta il copia-incolla del programma di Capannori”

27 maggio 2015 | 15:02
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Alessandro Santini (FI) a Del Ghingaro: “Per Viareggio non basta il copia-incolla del programma di Capannori”

“Viareggio non è Capannori, se qualcuno pensasse di fare copia-incolla di quello che ha già più o meno sperimentato nella Piana di Lucca”: marca le differenze Alessandro Santini, candidato sindaco del centro destra a Viareggio per Forza Italia, Sicurezza & Legalità e Viareggio Insieme e sottolinea altre incongruenze nel programma elettorale del candidato Giorgio Del Ghingaro.

“Del Ghingaro ha inserito nel suo progetto per Viareggio il bilancio partecipativo – sottolinea Santini – peccato che questa promessa resterà, almeno nel breve termine e forse non solo, sulla carta: il commissario prefettizio Valerio Massimo Romeo, infatti, ha inviato al ministero dell’economia e delle finanze l’ipotesi di bilancio riequilibrato per il 2015 e 2016. Quindi, non solo a Viareggio non sarà possibile applicare la partecipazione dei cittadini ma, sicuramente per questo e per il prossimo anno, neanche quella del sindaco o del consiglio comunale. E dopo ci sarà comunque sempre da fare i conti con l’organo straordinario di liquidazione”.
Capitolo parcheggi: “Si pensa alla creazione di parcheggi multipiano con giardini pensili alla sottostazione elettrica Fs – prosegue Santini – ma il candidato sa che la struttura deve essere spostata in un altro sito e che Ferrovie, nell’operazione, deve investire 10-15 milioni? Così disse l’allora Ad Mauro Moretti alla giunta dell’ex sindaco Luca Lunardini che, ben prima di Del Ghingaro, stava ragionando in questa direzione”.
Sulle politiche di igiene ambientale: “Altro che tariffa puntuale – conclude Santini – qui c’è bisogno di una raccolta differenziata puntuale. A Viareggio, che ha una densità abitativa fra le più alte della Toscana a differenza di Capannori e che deve mettere in conto anche l’affluenza turistica, in diversi periodi dell’anno, siamo fermi al 50 per cento perché il servizio viene eseguito a macchia di leopardo. E’ su questo che bisogna lavorare, altro che differenziata 100 per cento e mercato Rifiuti Zero. Che qui, oltretutto, non sarà mai possibile perché non ci sono impianti specifici per smaltire certe tipologie di rifiuti, ad esempio quelli industriali”.