Fratelli d’Italia denuncia: “Pubblicità elettorale nella casella di chi ha chiesto un aiuto per un familiare malato di Alzheimer”

27 maggio 2015 | 08:44
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Fratelli d’Italia denuncia: “Pubblicità elettorale nella casella di chi ha chiesto un aiuto per un familiare malato di Alzheimer”

Segnala alla Regione la necessità di assistenza per un familiare e si ritrova nella casella di posta messaggi elettorali per Enrico Rossi candidato alla presidenza della Regione. E’ quando denunciano sul Giornale d’Italia, diretto da Francesco Storace, Giovanni Donzelli, candidato vicepresidente di Fratelli d’Italia alle regionali, e Francesco Macrì, capolista ad Arezzo del movimento della Meloni.

“Si tratta – spiegano – di un cittadino, rivoltosi a Fratelli d’Italia di Arezzo, il quale a giugno 2012 contattò via e-mail la Regione Toscana in merito alla non applicazione ad un proprio caro della legge vigente in Toscana a tutela dell’assistenza di chi ha problemi di non autosufficienza. A distanza di 3 anni, nonostante che sin dall’epoca il familiare fosse riconosciuto in possesso dei requisiti per l’ottenimento di un sostegno pubblico, un posto in Rsa o assistenza equipollente, il cittadino che assiste direttamente il proprio caro, la madre anziana, ancora oggi non ha alcun segno tangibile del welfare di Rossi, e si ritrova la casella postale zeppa della newsletter di propaganda elettorale del candidato governatore Rossi. Domanda: oltre la negazione del diritto all’assistenza, forse la banca dati regionale è stata violata dal governatore Rossi a scopo elettorale?
“In Toscana – si chiede Storace, segretario nazionale de La Destra – è normale utilizzare le domande di aiuto dei malati per creare un database elettorale utile alla propaganda del governatore? Quanto denunciamo sul Giornale d’Italia desta sconcerto e le anime belle della sinistra toscana farebbero bene a chiedere scusa: i candidati di Fratelli d’Italia Donzelli e Macrì hanno scoperto da un elettore di Arezzo che il suo caso – e chissà quanti altri – non ha trovato risposta dalla regione nonostante la madre soffrisse di una grave forma di Alzheimer; ma riceve da giorni nella sua mail messaggi continui di propaganda del governatore Rossi. È normale in Toscana approfittare della malattia per un pugno di voti? Il fatto che si tratti di un cittadino italiano e non di un immigrato autorizza Rossi a violarne la privacy?”