
Una conferma che era nella previsioni, ma che ha portato anche più di una sorpresa. Mentre Enrico Rossi incassa il bis alla guida della Toscana con il 48% dei voti – già le prime proiezioni lo davano vincitore al primo turno -, in Forza Italia si consuma il terremoto con il coordinatore regionale Massimo Parisi che annuncia le dimissioni (Leggi). Volano Lega Nord e Movimento Cinque Stelle, quest’ultima lista all’esordio in Consiglio regionale toscano.
Il dato del governatore uscente Rossi è chiaro e netto con oltre il 48 per cento dei consensi. E sarà un monocolore Pd, visto che Popolo Toscano non supera la soglia di sbarramento. I democratici conquistano 24 seggi sui 40 del consiglio regionale. Alle spalle si attesta il candidato della Lega Nord e di Fratelli d’Italia con oltre il 20 per cento dei consensi: 4 gli eletti del partito di Salvini in consiglio oltre allo stesso Borghi e a Manuel Vescovi, candidato nel listino regionale, uno invece per Fratelli d’Italia. Al terzo posto Giacomo Giannarelli del Movimento Cinque Stelle, che esordisce a Palazzo Panciatichi portando quattro rappresentanti oltre a lui. La vera delusione di questa tornata elettorale è Forza Italia che, in coalizione con Più Toscana-Lega Toscana, sta sotto il dieci per cento ed elegge solo un consigliere e il candidato governatore. In assise ci sarà anche Tommaso Fattori, la cui lista supera il 5 per cento di sbarramento, candidato governatore per Sì – Toscana a Sinistra e un altro esponente della coalizione di sinistra. Fuori dal consiglio Giovanni Lamioni (Passione per la Toscana – Lamioni presidente) e Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) oltre che, a livello di partiti Popolo Toscano e Lega Toscana – Più Toscana.
Rossi può ben dirsi “soddisfatto”, come ha dichiarato in tarda serata ai microfoni del Tg regionale. Già perché a differenza di quello che è avvenuto in molte altre Regioni al voto, in Toscana il Pd ha brillato, fino a quote oltre il 44%. “E’ un risultato molto soddisfacente – è stato il primo commento di Enrico Rossi -: qui da noi il Pd tiene meglio che altrove. Se il Pd è un argine contro la Lega di Salvini e il populismo dei Cinque Stelle, qui quell’argine è più forte che nel resto d’Italia. Il voto dimostra indubbiamento che c’è una destra fortemente ridimensionata – dice Rossi riferendosi in particolare a Forza Italia -. Dall’altra parte, è pur vero che c’è una destra lepenista che è avanzata e che ha impostato una campagna antieuropeista dai toni a volte molto accesi e aggressivi. Se guardo a questa destra – dice – sommata a Forza Italia, posso osservare che essa non raggiunge lo stesso risultato che aveva raggiunto nel 2010. C’è poi il Movimento Cinque Stelle che entra in consiglio regionale per la prima volta ma non vedo un vero sfondamento. Per quello che ci riguarda – ribadisce – si tratta di un risultato soddisfacente e – aggiunge parlando ormai da presidente confermato – da domani saremo subito al lavoro per organizzare il governo della Regione e portare avanti il programma”. Poi anche una stoccata alla sinistra: “Il risultato dimostra chiaramente che a sinistra in Toscana non c’è una alternativa al Pd”.
Già dalle prime proiezioni Rossi può cantare vittoria. L’elaborazione dell’istituto Piepoli su un campione dell’1,9% delle sezioni, diffusa anche da Rai News 24, dava già Rossi vincitore al primo turno con il 47,1%. Previsioni confermate sia dalle proiezioni di Sky Tg 24 che da quelle fornite a La7. Ma la conferma è arrivata poi nel corso della notte, dove la corsa di Rossi è volata su un distacco sempre più marcato dal candidato della Lega Nord. Proprio Borghi a Radio Padania, qualche istante dopo la chiusura delle urne, si era rivolto al Pd e al suo candidato: “Io sarò contento – ha detto – solo se si riesce a portare a ballottaggio il Pd”. “Però – ha aggiunto – dipende più dal Pd che da me: sono i loro elettori che non devono votarlo, e non fare superare il 40% al Pd. Non sarò contento se vinceranno al primo turno”, ha continuato Borghi ricordando che, unica Regione in Italia, in Toscana è previsto il ballottaggio. “Ricordo che alle politiche del 2013, la Lega ha preso lo 0,77% e il Movimento 5 stelle aveva il 24% – ha concluso -. Se per un motivo strano, riuscirò ad arrivare secondo o terzo sarà un exploit clamoroso”. E così è stato.
Un boom quello della Lega Nord che si è registrato anche in provincia di Lucca, dal capoluogo fino a Capannori dove ha sfondato quota 20% (Leggi). Quanto poi alle preferenze, a guidare la lista è ancora il Pd, con il candidato Stefano Baccelli (Leggi l’articolo).
Oltre ai dati dell’affluenza finale che in provincia di Lucca parlano di appena il 45% di aventi diritto che si sono recati alle urne (Leggi l’articolo), i primi ad arrivare sono gli exit poll e le proiezioni per i candidati governatori.
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Le proiezioni. Rossi in testa al 47,1%: è stata l’indicazione delle prime proiezioni dei sondaggisti di Rai News 24 (su un campione di 1,9 sezioni scrutinate), che davano anche il candidato Claudio Borghi (Lega Nord e Fratelli d’Italia) al 18,8%. Al terzo posto Giacomo Giannarelli (Movimento Cinque Stelle) con il 16,5, seguito da Stefano Mugnai (Forza Italia) con 9,9%, Tommaso Fattori (Sì Toscana a Sinistra) con il 5%, Giovanni Lamioni (Passione per la Toscana) 1,9%, e Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) all’ultimo posto con lo 0,9. Le proiezioni su un campione di 28,1 sezioni scrutinate davano ancora Enrico Rossi vincitore al primo turno con il 45,3%. Il secondo candidato è Claudio Borghi (Lega Nord-Fdi) è dato al 21,2%, mentre Giacomo Giannarelli (M5S) segue con il 15,0%.
I risultati definitivi. Con il 48,03% corrispondente a 656.498 voti, Enrico Rossi (Pd) è di nuovo eletto presidente della Regione Toscana. Il risultato si riferisce a 3.967 sezioni su 3.969: mancano infatti all’appello due sezioni (in provincia di Arezzo) che non sono riuscite a completare le operazioni di scrutinio entro le 12 ore prescritte. Il regolamento prevede che in casi del genere a concludere le operazioni sia il competente Ufficio centrale circoscrizionale. In ogni caso le due sezioni sono ininfluenti rispetto al risultato finale.
Al secondo posto si classifica Claudio Borghi (Lega Nord) (con il 20,02% e in cifra assoluta 273.576 voti) seguito dall’esponente dei 5Stelle Giacomo Giannarelli (205.671 voti per il 15,05%). Stefano Mugnai (Forza Italia) segue con 124.150 voti (il 9,08%) e Tommaso Fattori (Lista Sì. Toscana a sinistra) ottiene 85.826 voti per un 6,28%. Chiudono Giovanni Lamioni (Passione per la Toscana) e Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) con, rispettivamente, 17.398 voti (1,27%) e 3.614 voti (0,26%). Su circa 3 milioni di elettori ed elettrici iscritti, sono andati a votare in 1.441.510 (48,3%). I voti risultati validi per i candidati presidenti sono stati, sempre tenendo conto del non completamento dello scrutinio in due sezioni, 1.366.733: 123 le schede contestate e non assegnate, 20.678 le bianche e 49.478 le nulle.
Rispetto alle liste che sostenevano i candidati presidenti, le due per Enrico Rossi (Partito Democratico e Popolo Toscano) hanno preso, rispettivamente, 614.406 voti (46,35%) e 22.724 voti (1,71%).
Le due liste a sostegno di Claudio Borghi (Lega Nord Toscana e Fratelli d’Italia) hanno conquistato rispettivamente 214.1238 voti (16,16%) e 51.077 voti (3,85%).
La lista che sosteneva Giacomo Giannarelli, il Movimento 5 Stelle, ha preso 200.483 voti (il 15,13%).
Delle due liste che sostenevano Stefano Mugnai, Forza Italia ha preso 112.394 voti (8,48%) e Lega Toscana 7.976 (0,6%).
La lista Si Toscana a sinistra, a sostegno di Tommaso Fattori, ha preso 83.119 voti con il 6,27%. Questi, infine, i risultati delle liste a sostegno di Giovanni Lamioni (Passione per la Toscana: 15.808 voti per l’1,19%) e di Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta: 3.317 voti per lo 0,25%).
Il risultato a Lucca. Dalle proiezioni al dato reale. E Enrico Rossi vince anche a Lucca – sebbene con percentuali minori rispetto ad altre province e soprattutto rispetto al 48% su base regionale, ottenendo 60.904 voti (41,25%) con le due liste collegate (Partito Democratico e Popolo Toscano) che di voti ne ottengono, rispettivamente, 56.454 (39,63%) e 2.259 (1,59%). Segue – con il 24,33 per cento – il leghista Claudio Borgi sfiorando quota 36 mila (35.915 per l’esattezza): le liste a lui collegate (Lega Nord e Fratelli d’Italia) stanno rispettivamente al 20,2% (con 28.779 voti) e al 4,09% (con 5.821 voti).
Il candidato dei Cinque Stelle, Giacomo Giannarelli, arriva a 22.550 voti (15,27%) con il suo movimento che ne prende 21.629 pari al 15,18%.
Stefano Mugnai di Forza Italia ottiene 19.638 voti con il 13,3% e con le due liste collegate: Lega Toscana allo 0,6% (861 voti) e Forza Italia al 13,05% (18.592 voti). Tommaso Fattori è al quinto posto con 6.204 voti alla sua persona (4,2%) e 5.810 (4,08%) alla lista politica collegata: Toscana a Sinistra. Chiudono Giovanni Lamioni (1.893 voti pari all’1,28%) e Gabriele Chiurli (526 voti pari allo 0,36%). La lista collegata al primo (Passione per la Toscana) di voti ne prende 1.754 (1,23%) e quella collegata al secondo (Democrazia Diretta) si ferma a 487 voti (0,34%). 147.630 i voti validi per i candidati (con 142.446 voti validi, in complesso, per le liste). 3 le schede contestate mentre le bianche e le nulle sono state, rispettivamente, 3.495 e 6.338. I cittadini e le cittadine iscritti nelle 466 sezioni elettorali di Lucca e provincia erano 343.048. Hanno votato in 157.466 pari al 45,9%.
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Rossi vince al seggio simbolico di Prato. Nel seggio simbolico di Prato dove i cittadini stranieri hanno espresso il loro voto ha vinto il governatore uscente Enrico Rossi. Il seggio, in piazza Mercatale sotto le logge della Camera del Lavoro, organizzato nell’ambito dell’iniziativa “L’Italia sono anch’io” con il patrocinio del Comune di Prato, ha accolto il voto di un’ottantina di immigrati regolari. La maggioranza degli stranieri (58 voti) ha scelto Enrico Rossi come governatore della Toscana. Anche se il partito più votato è stato il Popolo Toscano, che si è aggiudicato 29 voti contro i 28 del Partito democratico. A Tommaso Fattori della lista Sì Toscana a Sinistra sono andate 12 preferenze. Anche Claudio Borghi delle Lega Nord ha ottenuto 2 voti, così come Gabriele Chiurli di Democrazia Diretta e Giacomo Giannarelli del Movimento 5 Stelle. Forza Italia e quindi Stefano Mugnai hanno ricevuto solo una preferenza. Potevano votare tutti i cittadini stranieri regolari residenti nel Comune di Prato in possesso di carta di identità valida; il numero maggiore di chi ha scelto di votare sono stati cittadini marocchini.
Qui sotto il riepilogo regionale e della provincia di Lucca dei dati in tempo reale per candidati e liste collegate in percentuale.
I dati regionali in % (3.967 seggi scrutinati su 3.969)
Tommaso Fattori 6,28
Sì Toscana a Sinistra 6,27
Claudio Borghi 20,02
Lega Nord Toscana 16,16
Fratelli d’Italia 3,85
Gabriele Chiurli 0,26
Democrazia Diretta 0,25
Giovanni Lamioni 1,27
Passione per la Toscana 1,19
Stefano Mugnai 9,08
Lega Toscana Più Toscana 0,6
Forza Italia 8,48
Enrico Rossi 48,03
Il Popolo Toscano 1,71
Partito Democratico 46,35
Giacomo Giannarelli 15,05
Movimento Cinque Stelle 15,13
I dati della provincia di Lucca in % (466 seggi scrutinati su 466)
Tommaso Fattori 4,2
Sì Toscana a Sinistra 4,08
Claudio Borghi 24,33
Lega Nord Toscana 20,02
Fratelli d’Italia 4,09
Gabriele Chiurli 0,36
Democrazia Diretta 0,34
Giovanni Lamioni 1,28
Passione per la Toscana 1,23
Stefano Mugnai 13,3
Lega Toscana Più Toscana 0,6
Forza Italia 13,05
Enrico Rossi 41,25
Il Popolo Toscano 1,59
Partito Democratico 39,63
Giacomo Giannarelli 15,27
Movimento Cinque Stelle 15,16
Così nel 2010
Toscana
Enrico Rossi 59,7 (Fds Verdi 5,3, Italia dei Valori 9,4, Sel 3,8, Pd 42,2)
Monica Faenzi 34,4 (Pdl 27,1, Lega Nord 6,5)
Francesco Bosi 4,6 (Udc 4,8)
Alfonso De Virgiliis 0,8 (Lista Bonino Pannella 0,6)
Ilario Palmisani 0,5 (Forza Nuova 0.4)
Bianche 1,1
Nulle 2,2
Voti ai soli candidati 14
Provincia di Lucca
Enrico Rossi 49.6 (Fds Verdi 5,1, Italia dei Valori 9,4, Sel 3,8, Pd 31,5)
Monica Faenzi 42,7 (Pdl 33,7, Lega Nord 8,5)
Francesco Bosi 6,8 (Udc 7,1)
Ilario Palmisani 0,9 (Forza Nuova 0.8)
Bianche 1,4
Nulle 1,6
Voti ai soli candidati 12,5
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