Fantozzi: “Dalle ceneri del voto sorga il nuovo centrodestra in Toscana”

1 giugno 2015 | 18:04
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Fantozzi: “Dalle ceneri del voto sorga il nuovo centrodestra in Toscana”

“Ci si sofferma troppo poco a livello nazionale e locale sull’unico dato rilevante di queste elezioni, quello dell’astensionsimo che, in casa nostra, a Lucca tocca il 45,9% degli aventi diritto. È il dato politico per eccellenza, che surclassa e ridimensiona ogni altra dichiarazione rilasciata nelle ultime ore da tutte le forze politiche, partendo dagli imbarazzi del Partito Democratico per l’innegabile flessione registrata”. Lo dice il sindaco di Montecarlo, Vittorio Fantozzi, commentando il voto delle elezioni regionali. “Un dato, quello del l’astensione – prosegue -, che ha il suono della campana a morto per una società democratica e deve imporre a tutta la classe dirigente non più lo spazio ed il tempo delle consuete riflessioni post elettorali, ma soluzione concrete ed incisive, dalla possibilità di participare fattivamente alla vita politica, tornare a scegliere i propri candidati seppure condizione di per se non sufficiente, alla scelta stessa della data del voto”.

“Sul risultato del centro destra toscano si confermano, con le previsioni, le analisi e gli appelli degli ultimi mesi – aggiunge -. Si pagano i ritardi e le scelte all’ultimo minuto, figlie delle personalissime divisioni politiche nazionali, si scontano gli errori e le incapacità di una classe dirigente cooptata e autoreferenziale, pesa sopra ogni altra cosa, con il distacco dal territorio, l’assenza di contenuti e prospettive per la Toscana ed i suoi abitanti. Un conto che si paga, lo dico con cortesia e senza farne questione personale, con le dimissioni immediate dei dirigenti dai propri ruoli in ogni territorio, partendo dai vertici veri, escludendo quindi la, pur dovuta, pantomima dell’onorevole Parisi. Ora il centro destratoscano, come quello nazionale, ha due strade da percorrere mentre anche la Lega Nord avrà il suo da fare per strutturare e controllare un consenso fin troppo ampio. O ciascuno consuma nel proprio guscio, tra l’indifferenza generale già ben espressa dal voto, le ultime vendette e lotte interne tra componenti alla sbaraglio allo slogan ‘ne rimarrà soltanto uno’ o gli uomini di buona volontà e raziocino rimasti tra tutte le forze politiche, molte sconfitte ma nessuna vittoriosa, tra cui in primis gli amministratori locali superstiti, potranno procedere a superare le divisioni, riportare al centro dell’agire politico la Toscana con i suoi territori e la sua gente, e ricostruire su nuove basi imprescindibili e regole condivise, come vaticinato dalla giornata di Orgoglio Civico a Lucca lo scorso marzo, un centrodestra espressione dei cittadini toscani e non dei vertici fiorentini o, peggio, romani. Per quanto ci riguarda, noi da Lucca e dalla Valdinievole, siamo già ripartiti che la strada è lunga”.