E’ lotta a tre per un posto “lucchese” nella giunta Rossi

14 giugno 2015 | 12:47
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E’ lotta a tre per un posto “lucchese” nella giunta Rossi

Tre concorrenti per un posto. Ma non si tratta di un’occupazione qualunque ma di una poltrona a fianco del governatore regionale, il neoeletto Enrico Rossi. Si terrà, salvo rinvii, il 23 giugno, fra poco più di una settimana, la cerimonia di insediamento del nuovo consiglio regionale toscano. E nel frattempo si lima la composizione della giunta. Di cui, questa volta, dovrebbe far parte anche un esponente del territorio lucchese. I risultati di quindici giorni fa, che hanno premiato, a livello di percentuali, il Pd anche in Lucchesia, e in particolare la sua componente renziana, fanno ben sperare.

Ma se alla vigilia del voto sembrava praticamente certo che quel ruolo, con deleghe al turismo, sarebbe andato al consigliere regionale uscente Marco Remaschi, secondo un patto di ferro stretto fra lo stesso Rossi e la maggioranza del partito a livello territoriale, tutti i calcoli potrebbero tornare in discussione. Posto che a Remaschi comunque non toccherà, nonostante sia presidente uscente della commissione competente, l’incarico alla sanità, che andrà a Stefania Saccardi, che ha fatto il pieno di voti nella sua Firenze, ci sono altri due nomi che scalpitano e che potrebbero in qualche modo giocarsela per entrare nella squadra. Anche perché, come più volte ribadito da Rossi, quella che dovrà venire fuori dovrà essere una giunta che goda la piena fiducia del governatore, oltre che il placet del partito. E Rossi non ha mai nascosto di non gradire particolarmente il nome di Remaschi. Quindi se gli venissero presentate delle alternative potrebbe anche pensare di accettarle. E queste alternative, al momento, portano i nomi del presidente della Provincia uscente, Stefano Baccelli, mister 12mila preferenze da tutto il territorio (nonostante qualche defaillance in Valle del Serchio) e Ilaria Giovannetti, la più giovane consigliera regionale messa in rampa di lancio proprio dal senatore Andrea Marcucci. Poche chance, invece, sembra avere la proposta, giunta dal territoriale della Versilia, di “ripescare” Ettore Neri, seppur candidato molto vicino al governatore Rossi, per riequilibrare la rappresentanza territoriale della provincia di Lucca. Una partita a tre, dunque, che comunque rischia di non essere neutra anche per gli scenari futuri del partito in Lucchesia: il solo Baccelli, infatti, in qualche modo, può rappresentare un’inversione di tendenza rispetto alla rappresentanza della Valle del Serchio che, per due mandati, ha formato la totalità della presenza dei democratici in consiglio regionale. Se la scelta cadesse, invece, su un esponente della Valle del Serchio con tutta probabilità le ricadute politiche successive si avrebbero sulla scelta del nuovo presidente della Provincia e del presidente della conferenza dei sindaci della Asl 2. Che a quel punto spetterebbero “di diritto” alla Piana di Lucca, con un altro “duello” a tre, quello fra i renziani Menesini e Baccini da una parte e il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini dall’altra.
Una vicenda complessa, insomma, che troverà una soluzione nell’arco di pochi giorni. Al momento di certo c’è solo che Lucca avrà il suo assessore di riferimento. Che, comunque vada, sarà un renziano doc.