Elezioni, l’ironia del web: “Viareggio lido di Capannori”

14 giugno 2015 | 23:11
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Elezioni, l’ironia del web: “Viareggio lido di Capannori”

Del Ghingaro è da poche ore il nuovo sindaco di Viareggio e già si scatena l’ironia carnascialesca di alcuni viareggini. Alcuni, con un po’ di astio, puntano tutto sulla scarsa affluenza alle urne per il ballottaggio (il 30,88 per cento) per affermare sul web che con quella percentuale “non sarebbe stato eletto neanche come amministratore di condominio” dopo un lungo pomeriggio in cui, via via che arrivavano i dati dell’affluenza in molti invitavano già il neosindaco a “dimettersi subito dopo la proclamazione perché non abbastanza rappresentativo della città di Viareggio”. Come se il non andare a votare potesse rappresentare, in democrazia, una sconfessione dell’elezione stessa. Non mancano, poi, i post ironici. In uno di questi si raffigura un cartello di accesso alla città di Viareggio con sopra scritto “Lido di Capannori”, con un chiaro riferimento al Comune in cui Del Ghingaro è stato sindaco per due mandati consecutivi.

Ma, al di là delle polemiche, da domani sarà “Re Giorgio” a guidare la città della costa. Con un’operazione che gli permette, anche in prospettiva, di allargare la sua base di consenso dalla Piana di Lucca anche alla costa versiliese. Mentre chi vorrà guardare ad altre esperienze potrà riferirsi alla vicina Pietrasanta dove Massimo Mallegni è tornato alla guida della Piccola Atene, radunando intorno a sé il centrodestra della provincia di Lucca. A festeggiarlo, infatti, fra gli altri, l’onorevole Deborah Bergamini, fedelissima di Berlusconi, il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti e l’ex presidente di Gesam, Claudio Riccardi. Per due elezioni, a pochi chilometri di distanza, sicuramente di diverso segno ma che hanno in questo caso un comune sconfitto: la componente renziana del Partito Democratico che, nel caso specifico di Pietrasanta, era già stata estromessa alle primarie. Un dato, questo, su cui si dovrà interrogare anche il partito a livello territoriale che ha inanellato in pochi giorni tre insuccessi: le sconfitte di Poletti e Forassiepi e la mancata elezione in consiglio regionale di un esponente della costa. E su questo, invece, c’è poco da ironizzare.